lunedì 30 luglio 2012

L'erba del vicino

L'estate 2012 non è siccitosa solo dalle nostre parti, ma anche in Nord America. E i prati domestici, i lawn dell'americano medio si sono irrimediabilmente ingialliti. Ma invece delle irrigazioni forzate il verde può essere ripristinato con delle tinture, sistema usato da tempo nei campi di golf e negli stadi. La vernice non è tossica, è un prodotto concentrato che si diluisce con acqua e non danneggia l'ecosistema. Viene spruzzata sul prato, asciuga in pochi minuti e l'effetto sempreverde dura mesi, almeno fino a quando tornano le pioggie e la nuova erba ricresce. Il costo del trattamento per piccole superfici è di poco più di un Euro al metro quadro. Per chi ama il fai da te la vernice è disponibile da molte aziende a prezzi attorno ai 30 centesimi al metro quadro. 

domenica 29 luglio 2012

Niente arcobaleni a Taranto

La spinosissima questione dell'Ilva di Taranto è diventata l'ennesima querelle tra il presidente pugliese Vendola e il segretario dei Verdi Bonelli. Solo quattro anni fa Verdi, Rifondazione, PDCI e Vendoliani avevano costruito un cartello elettorale chiamato La Sinistra - L'Arcobaleno. I patti fondativi prevedevano una spartizione dei seggi parlamentari secondo quote prestabilite: 45% a Rifondazione, 19% a Verdi e PDCI e 17% ai Vendoliani. I patti non potevano prevedere il tracollo alle elezioni politiche del 2008, dove il neonato cartello non riuscì a superare la soglia di sbarramento né alla Camera né al Senato.
Da allora le strade di Verdi e Vendola sono sempre state più divergenti, particolarmente a Taranto. Alle amministrative della scorsa primavera Vendola sosteneva il sindaco uscente Stefàno, mentre Bonelli si candidava personalmente a primo cittadino e dichiarava "Vendola mi odia". Il presidente Nichi non si tirava indietro e ribatteva che Bonelli era "un avvoltoio". Al primo turno Bonelli ebbe quasi il 12% dei voti, molti più delle liste collegate, ma Stefàno vinse largamente il ballottaggio contro Cito Jr.
Il sequestro giudiziario ha ravvivato la polemica appena sopita. Ieri sul Corriere Bonelli ribadiva che Vendola "ha fatto finta di niente" e che il governatore della Puglia "è fuori dalla tradizione ecologista". Volano gli stracci.

Nella foto del 2009 il presidente Vendola inaugura a mani giunte con l'allora ministro dell'ambiente Prestigiacomo l'UREA, un impianto destinato a misurare le polveri sottili prodotte dall'Ilva.

sabato 28 luglio 2012

Vuoti da riempire

Oggi su sei quotidiani è uscita una pagina a pagamento con un appello dal titolo "Fermare il declino". I promotori sono Michele Boldrin, Sandro Brusco, Alessandro De Nicola, Oscar Giannino, Andrea Moro, Carlo Stagnaro, Luigi Zingales. Che hanno raccolto oltre duecento adesioni al documento. 
Le sei testate in cui è apparsa l'inserzione sono il Fatto, il Foglio, il Sole 24 0re, il Messaggero, il Mattino e il Gazzettino. L'esclusione di Corriere, Repubblica e Stampa non è certamente casuale.
Da oggi è attivo anche un sito web dove è pubblicato l'appello, che i promotori chiamano Manifesto. Il Deus ex Machina dell'iniziativa sembra essere il sempre sobriamente agghindato Oscar Giannino, che oggi sul suo blog descrive nel dettaglio il senso dell'operazione. Non mancano gli inevitabili dieci punti programmatici, per la verità poco incisivi e certamente non sorprendenti. Il primo, per dire, è "ridurre il debito pubblico". Ma va? Gli altri nove sono di comparabile vaghezza, tipo ridurre la spesa pubblica del 6% e la pressione fiscale di 5 punti in cinque anni. Non si parla di innovazione, di Green Economy, di Europa.
Tra i 200+ firmatari molto professori, compreso il mio amico bocconiano Edoardo Croci, già assessore a Milano con Moratti. Ma anche la "prima linea" di Italia Futura (così la definisce Giannino). Ovvero gente come Andrea Romano, Federico Vecchioni, Marco Simoni, Irene Tinagli, Nicola Rossi. Montezemolo no, ovvio. Poi Giannino tiene a farci sapere che Emma Marcegaglia  "ha seguito e condiviso sin dall’inizio documenti e intenti".
Cui prodest? Alla fine del suo post Giannino pubblica anche alcuni quesiti in stile FAQ. L'impressione è che il tentativo sia di creare una destra liberista di spessore, in grado di costruirsi una reputazione. Se fossi stato uno dei firmatari citati sopra, che hanno tutti importanti percorsi alle spalle, avrei usato maggiore cautela.

martedì 24 luglio 2012

Foto del Giorno 120724 #669

Clochard telematico

Sciatteria o perfidia?

Il lancio lo ha fatto La Repubblica, ma le immagini della carrozza del Treno Verde di Legambiente nel convoglio che trasporta in Francia le scorie nucleari della centrale di Trino Vercellese oggi hanno fatto il giro del web. Naturale che Legambiente non l'abbia presa bene.

domenica 22 luglio 2012

Presidente onorario rimosso

Quattro mesi fa il re di Spagna Juan Carlos era stato in Botswana a caccia di elefanti. Si trattava di un viaggio privato e la notizia non sarebbe trapelata, non fosse che il monarca nell'occasione si ruppe un anca e fu operato. Juan Carlos chiese scusa ai sudditi spagnoli indignati ma aveva ancora un conto in sospeso con il WWF Spagna, di cui è presidente onorario dal 1968.
Ieri si è riunita l'assemblea straordinaria del WWF iberico, che ha deciso di rimuovere il re cacciatore dalla carica di presidente con una maggioranza del 94% dei voti. La formula scelta dall'organizzzazione però è stata soft: la proposta approvata chiedeva di eliminare dallo statuto la carica di presidente onorario.

sabato 21 luglio 2012

Sposiamoci in chiesa, replay

Michele Placido, (66), sposerà il 14 agosto Federica Vincenti (28). Il matrimonio sarà celebrato in chiesa, malgrado sia il terzo per l'attore.
Dichiara Placido: "Tra me e Federica in 10 anni di legame, pur con 38 anni di differenza d’età, non c’è mai stata una nube. E ora sono felice di sposarla, nella nostra Puglia, in chiesa, il 14 agosto: posso farlo perché il mio primo matrimonio, con Ilaria Lezzi, fu annullato dalla Sacra Rota, e il secondo, con Simonetta Stefanelli, che è la madre dei miei tre figli Violante, Michelangelo e Brenno, fu celebrato con il rito civile. Adesso, per sposarmi in chiesa, ho seguito tutto il percorso previsto per questo sacramento, sotto la guida di un sacerdote in una chiesa di Piazza Venezia, a Roma. Sono stato fortunato ad aver incontrato Federica, e ora sono orgoglioso di sposarla. Io che a sessantasei anni ne ho viste tante, sono certo che vivrò uno dei momenti più belli della mia vita."
Ha seguito "tutto il percorso previsto" sotto la guida di un sacerdote. Non deve essere stato un percorso troppo accidentato. Ha annullato il primo matrimonio con una sentenza della Sacra Rota, certamente motivata. Evviva.
La chiesa cattolica è uno spettacolo di rettitudine e probità e l'otto per mille la alimenta e prolunga lo spettacolo all'infinito.

venerdì 20 luglio 2012

iPizza

Su Facebook più di quattro milioni di utenti hanno cliccato "mi piace" sulla pagina di Apple. Ma a quasi venti milioni piace la pagina della pizza. Margherita batte iPad 5-1.

mercoledì 18 luglio 2012

Quanti rovesci sui diritti nel PD

L'assemblea nazionale del PD di sabato scorso è finita male, per colpa della gestione dispotica della presidente Rosabinda. Il dibattito che ne è seguito ha ovviamente peggiorato la situazione, perché il racconto dei presenti e i video di YouDem hanno dimostrato quanta strada deve ancora fare questo partito.
Temi scottanti i diritti civili e la democrazia interna, riferita in particolare alle primarie per premier e parlamentari e al limite dei mandati per gli eletti. Sulla questione dei diritti il PD aveva messo al lavoro una commissione, costituita in occasione di una precedente assemblea per neutralizzare il voto su una mozione presentata da Marino, Gozi, Concia, Scalfarotto, Meta, io e altri. La commissione ha prodotto un documento paludoso e contorto, che Luca Telese commenta amaramente. Alcuni componenti la commissione hanno presentato un documento integrativo che Bindi ha liquidato come "una sorta di contributo". "Credo che il documento debba essere tenuto conto, preso in seria considerazione, magari insieme ad altri" è la testuale trascrizione di Bindi dal filmato di YouDem (minuto 17:00, più o meno). Le modalità di votazione le descrive bene Samuele Agostini: più o meno 150 favorevoli (che la direzione non ha voluto contare), 60 astenuti (anche questo dato non è stato comunicato) e 38 contrari. Tra questi anche chi scrive. Questi numeri conviene darli di nuovo perché Rosabinda continua ad agitarsi e solo un'ora fa ha scritto su twitter quello che vedete sopra: 700 persone avevano approvato il suo testo. Sì, ciao.
Il "plebiscito" ha avuto come seguito il gesto antidemocratico della presidenza di non mettere al voto due ordini del giorno presentati sul tema dei matrimoni gay e delle coppie di fatto, giudicati "preclusi" dall'approvazione del testo della commissione.

Sul tema della democrazia interna erano stati presentati tre ordini del giorno. Uno sulle primarie per il premier, uno sulle primarie per i parlamentari, uno sul limite dei tre mandati parlamentari.
Gli ordini del giorno sono stati presentati da Salvatore Vassallo (che ha scritto lo statuto del PD), Sandro Gozi, Pippo Civati e altri tra cui io. In questo caso la presidenza ha operato in modo davvero imbarazzante.
I tre OdG erano stati pubblicati da giorni. In sede di assemblea, senza preavviso, la presidenza ha presentato un ordine del giorno sul tema. Il testo non è stato diffuso. Lo ha letto frettolosamente Sereni, vicepresidente.
Ordine del giorno annacquato e vago. Messo al voto. Io e altri ci siamo astenuti.
Dopo questo voto la presidente Bindi ha detto che gli altri ordini del giorno erano "preclusi" perche si era già deliberato nel merito. Se questo principio passa, ogni volta che viene presentato un ordine del giorno la presidenza lo neutralizza redigendone un altro in diminutio che lo supera e preclude. 

Salvatore Vassallo, che non è certo un estremista, spiega bene le ragioni e i diritti dei promotori delle mozioni in questo video, che alla fine vede Bindi liquidare tutto senza accettare interlocuzioni.
Brutte figure, tanto che voci di corridoio parlano di un Bersani molto teso e scontento per la conduzione dell'assemblea. Ieri sul sito del PD il documento integrativo sui diritti era dato come approvato, con sotto una valanga di firme di parlamentari, presidenti e consiglieri regionali, membri della direzione e dell'assemblea nazionale, compresa la mia. Oggi le firme erano sparite, restavano solo i sette promotori Angiolini Concia Corsini Cuperlo Mancina Marino Pollastrini "più altri".
E Rosabinda twitta, twitta...

Foto del Giorno 120718 #667


martedì 17 luglio 2012

Le fragole di casa

E anche oggi, malgrado la spending review, il mio "campo" di fragole ha prodotto la sua razione quotidiana.

I rischi delle città porto

Venti città costiere dove vivono 25 milioni di persone. Venti porti a rischio di eventi metereologici estremi, erosione e aumento del livello del mare. La maggior parte sono nel sud est asiatico ma nella lista ci sono anche New York e Miami, Amsterdam e Rotterdam, Alessandria d'Egitto (non Venezia, però).
La lista viene da uno studio OCSE che censisce 130 porti a rischio, di cui i venti nella mappa qui sopra sono i peggiori. Il problema delle città porto è centrale, visto che nel 2050 gli abitanti "urbani" sulla terra saranno 6 miliardi e la metà delle grandi città sono costiere.
Le dieci città porto più esposte a calamità climatiche sono Mumbai, Guangzhou, Shanghai, Miami, Ho Chi Minh City, Kolkata, New York, Osaka-Kobe, Alessandria and New Orleans. Blommberg pubblica una photogallery dei venti porti a rischio.

sabato 14 luglio 2012

Richard Zanuck, 1934 - 2012

Era il figlio di Darryl Zanuck, l'uomo che fece grande la 20th Century Fox, di cui lui stesso diventò presidente nel 1960. Dopo alcuni film di scarso successo fu suo padre a licenziarlo dalla compagnia, lanciando Richard Zanuck in una smagliante carriera di produttore cinematografico. Zanuck produsse i primi fil di Spielberg, Sugarland Express e Lo Squalo. Poi molti altri successi, fino ad arrivare all'incontro con Tim Burton, di cui ha prodotto gli ultimi sei film a cominiciare da Il Pianeta Delle Scimmie del 2001. Ultimamente si definiva "troppo vecchio per andare in pensione".

mercoledì 11 luglio 2012

La fiducia è una cosa seria

La fiducia è una cosa seria, e si dà alle persone serie. L'On. Mario Cavallaro mi fa notare che con le votazioni di ieri il governo tecnico Monti è arrivato a 29 voti di fiducia.

martedì 10 luglio 2012

Il colore delle parole

I dipinti di Lauren Di Cioccio sono realizzati con una tecnica interessante. L'artista mette un foglio di mylar trasparente sopra una pagina di testo presa da una rivista di moda. Poi assegna ad ogni lettera un colore, mentre i numeri sono rappresentati dai toni della scala dei grigi. Per ogni dipinto il codice cromatico assegnato ai caratteri viene modificato e i toni dominanti cambiano. Il risultato è davvero stupefacente e può essere acquistato in copia multipla firmata per pochi soldi. Una delle 500 stampe numerate e firmate di Vogue JUL07:pg145 (Ripeness is All), quello qui sopra, costa solo 60 dollari nel formato 35x28 cm.



Voti a quattro zampe

Il web è affollato dagli animalisti. Lo dimostra la valanga di foto di cani e gatti postate su facebook, con l'inevitabile corollario di commenti e "mi piace".
Cani, gatti, tartarughe, pesci rossi e altri animali possono essere un ottimo viatico elettorale. Lo sa bene M.V. Brambilla, che da animalista convinta ha continuato a perorare le cause degli amati quadrupedi anche da ministro del turismo.
Adesso tocca al capogruppo IdV al Comune di Torino Giuseppe Sbriglio, che ha presentato in consiglio comunale una mozione per permettere agli animali domestici di presenziare ai matrimoni civili dei loro padroni. "Per chi ama gli animali diventa importante quanto naturale coinvolgerli in ogni momento della propria vita" dichiara il consigliere. E aggiunge che "Numerosi studi dimostrano che i nostri amici animali non sono più da vedere come soggetti passivi ai quali dare affetto o da utilizzare, ma figure attive dalle quali ricevere affetto".
Cani e gatti non votano, ma i padroni sì.

domenica 8 luglio 2012

Cannabis, Italia da record mondiale

L'Ufficio delle Nazioni Unite per la Lotta alle Droghe e al Crimine (UNODC) ha appena pubblicato il World Drug Report 2012, il rapporto annuale sulla produzione, il traffico e il consumo di droghe illegali.
I consumi vengono analizzati per singola nazione e tipo di droga. Per quanto riguarda il consumo di Cannabis l'Italia ha il primato assoluto, o quasi. In realtà è preceduta dal piccolo stato pacifico di Palau, ma come sottolinea un commento della BBC la minuscola repubblica di Palau (21.000 abitanti  dispersi in un gruppo di atolli delle Isole Caroline in Micronesia) ha fornito dati incompleti e in ogni caso non comparabili a quelli dei grandi paesi.
Secondo le Nazioni Unite il 14.6% della popolazione italiana tra i 15 e i 64 anni usa la cannabis. In pratica un italiano su sette si fa le canne.
Giusto notare che i dati raccolti non sono omogenei. Le fonti sono a volte governative, in altri casi le stime sono della stessa UNODC. Il riferimento temporale va dal 2000 al 2010 e per molti paesi non ci sono stime attendibili (tra questi anche India e Gran Bretagna). In ogni caso la classifica vede l'Italia in testa assieme alla Nuova Zelanda con 14.6%, ambedue con dati del 2008. Segue la Nigeria con 14.3% e poi gli Stati Uniti con 14.1% su dati del 2010. Alcuni "santuari" della cannabis come Afghanistan, Marocco, Messico e Jamaica hanno consumi pro-capite molto più bassi. In Europa dopo l'Italia ci sono Spagna e Cekia.

Cipro, l'Europa, i debiti e i comunisti

La prima settimana della presidenza di Cipro dell'Unione Europea si è conclusa in un clima piuttosto agitato. Pochi giorni prima di subentrare alla Danimarca alla guida dell'Europa il governo cipriota aveva ufficialmente chiesto aiuti economici all'Unione seguendo Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna. Non era mai accaduto però che una nazione dichiarasse di non essere in grado di far fronte ai propri debiti nel corso della presidenza di turno.
Cipro è la terza economia più piccola della UE (il PIL è solo 17 miliardi di Euro) ed ha subito le conseguenze della crisi greca, particolarmente del deprezzamento dei titoli di stato di Atene. L'ipertrofico sistema bancario cipriota, dove finirono anche i soldi della Lega, è legato a doppio filo all'economia greca. Il ministro delle finanze Vassos Shiarly ha dichiarato che la svalutazione dei bond greci è costata all'economia cipriota 4,2 milardi di Euro, quasi un quarto del PIL.
Il presidente di Cipro Demetris Christofias (foto) è stato educato a Mosca ed è l'unico leader comunista dell'Europa a 27. Sotto la sua guida il paese ha mantenuto rapporti molto stretti con la Russia e lo scorso anno Mosca ha prestato a Nicosia 2.5 miliardi di Euro. Venerdì la Russia ha fatto sapere di avere ricevuto da Cipro una richiesta per ulteriori cinque miliardi. Nel frattempo gli ispettori del Fondo Monetario Internazionale e della UE sono a Cipro per valutare l'entiità degli aiuti necessari. "Tranquilli, non vogliamo portare il comunismo in Europa" ha detto venerdì il presidente Christofias a Nicosia nel corso di una conferenza stampa congiunta con Barroso, che lo guardava perplesso.

martedì 3 luglio 2012

Foto del Giorno 120703 #665

Bellimbusti

Viva la bici, alla romana

Il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti non è solo bravo e simpatico. E' uno dei pochi nomi spendibili per un vero rinnovamento del Partito Democratico.
Oggi Zingaretti pubblica sul suo blog e anche su facebook la foto qui sopra, in occasione dell'avvio di un bike sharing con dodici biciclette elettriche nel XVII municipio di Roma, naturalmente promosso dalla Provincia.
La foto è molto carina e l'iniziativa della Provincia di Roma certamente lodevole. Solo che nell'immagine Zingaretti va in bici sul marciapiede, cosa proibitissima. Va bene che Roma non è esattamente un'eccellenza in quanto a piste ciclabili, ma in tutte le capitali d'Europa chi va in bici sui marciapiedi viene multato. Ma i Romani, si sa, fanno le cose a modo loro :-)