Il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato oggi il World Economic Outlook sulle prospettive dell'economia mondiale dopo il Coronavirus (il documento è a questo link). L'outlook è introdotto da una prefazione di Gita Gopinath (48), docente ad Harvard e Chief Economist del FMI.
In sostanza il rapporto certifica che le conseguenze del Coronavirus saranno le peggiori dai tempi della Grande Depressione (1929-1939) e che nel 2021 potrà esserci una ripresa, ma che questa dipenderà dalla durata della pandemia e dalle iniziative di stimolo prese dai singoli stati. Niente di sorprendente o particolarmente illuminante.
La previsione per il 2020 è di una riduzione globale del 3 per cento. Se nel secondo semestre dell'anno la pandemia si risolverà il rimbalzo positivo nel 2021 potrebbe essere +5.8%. Passando ai dati nazionali, quello peggiore è dell'Italia, con uno squillante -9.1% nel 2020 (vedi tabella sotto). L'Eurozona è a -7.5%, gli USA a - 5.9%. La Cina e l'India malgrado la crisi nel 2020 cresceranno lievemente, rispettivamente dell'1.2 e 1.9 per cento.
In sostanza il rapporto certifica che le conseguenze del Coronavirus saranno le peggiori dai tempi della Grande Depressione (1929-1939) e che nel 2021 potrà esserci una ripresa, ma che questa dipenderà dalla durata della pandemia e dalle iniziative di stimolo prese dai singoli stati. Niente di sorprendente o particolarmente illuminante.
La previsione per il 2020 è di una riduzione globale del 3 per cento. Se nel secondo semestre dell'anno la pandemia si risolverà il rimbalzo positivo nel 2021 potrebbe essere +5.8%. Passando ai dati nazionali, quello peggiore è dell'Italia, con uno squillante -9.1% nel 2020 (vedi tabella sotto). L'Eurozona è a -7.5%, gli USA a - 5.9%. La Cina e l'India malgrado la crisi nel 2020 cresceranno lievemente, rispettivamente dell'1.2 e 1.9 per cento.
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