venerdì 28 marzo 2014

I dati imbarazzanti del referendum separatista in Veneto

Il Corriere del Veneto ha deciso di iniziare una campagna di smentita sui dati del referendum indipendentista svolto in Veneto la scorsa settimana. Diciamo la verità, quando si è letto di due milioni e trecentomila elettori non ci ha creduto proprio nessuno. Un referendum consultivo, senza valore legale e via web svolto con un bacino potenziale di tre milioni e trecentomila elettori non può attirare poco meno degli elettori che sono andati ai seggi lo scorso anno alle politiche (allora furono due milioni e seicentomila).
Il giornale ha analizzato i dati di tre tra i maggiori counter di accessi web, scoprendo che nei sei giorni del referendum la media è stata di circa 22.500 accessi quotidiani. Sempre una bella cifra, intendiamoci, ma molto lontana da quanto comunicato dagli organizzatori. Interessante anche che abbia votato molta più gente a Santiago del Cile piuttosto che a Verona, Vicenza e Venezia messe assieme. E che gli elettori di Schio (40.000) siano quanti quelli di Verona (265.000). E che il server che raccoglieva i voti era basato in Islanda. Alchimie del web e torbida comunicazione.

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