Il governo liberal-conservatore della Danimarca, rieletto la scorsa settimana, sta pensando di proporre un nuovo referendum sull'adesione alla moneta unica europea. Dopo avere rigettato il trattato di Maastricht nel 1992 i danesi lo adottarono con un altro referendum l'anno successivo introducendo quattro esenzioni: la difesa comune, la cittadinanza europea, la collaboazione giudiziaria e la moneta unica.
Nel settembre 2000 un altro referendum ha avuto ancora esito negativo, con il 53% dei danesi contrari all'Euro. Secondo un sondaggio oggi invece il 51% della popolazione sarebbe favorevole alla moneta unica, il 40% contrario con il 9% di incerti. Nel Nord Europa solo la Finlandia ha adottato la moneta unica, mentre Svezia e Danimarca sono ancora fedeli alle loro rispettive Corone. Norvegia e Islanda non hanno nemmeno chiesto l'adesione alla Unione Europea.
Polemiche intanto per la Slovenia, ultimo entrato nel club dell'Euro lo scorso 1 gennaio. I dati dell'economia di Lubjiana sono peggiorati rapidamente e i parametri sono oggi molto distanti da quelli fissati dalla Banca Centrale Europea, con una inflazione che ad ottobre ha toccato lo 0.7 mensile e il 5.1% su base annua.
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