Chi vive nelle città/porto conosce la fibrillazione che accompagna il rinnovo del presidente dell'Autorità Portuale. Figuriamoci quando in ballo c'è il porto d'Italia e secondo del Mediterraneo, Genova.
Chi si siederà a marzo sulla poltrona occupata da Giovanni Novi? Il sindaco Marta Vincenzi, che appena insediata aveva ingaggiato a sorpresa Renzo Piano per il waterfront, ha spiazzato di nuovo tutti candidando Paolo Costa, ex ministro, europarlamentare e presidente della Commissione Trasporti a Strasburgo. Ma anche sindaco di Venezia nell'interregno tra le due ere Cacciari. Un Veneziano a comandare Genova? Gelo in città.
Il secondo colpo di scena è arrivato dalla Camera di Commercio, che ha proposto Mario Margini, potente assessore DS della giunta Vincenzi. La sindaca sembra abbia gradito moderatamente. Infine la provincia che, con il sostegno degli operatori portuali e del governatore Burlando, ha proposto l'assessore regionale ai trasporti Luigi Merlo, DL di La Spezia (nella foto Margini, Costa e Merlo durante un confronto lo scorso 14 dicembre).
Le nomine, fatte un mesetto fa, sono da tempo sul tavolo del sempre poco prevedibile ministro Bianchi, che dovrebbe decidere entro il 9 gennaio.
Nei corridoi qualcuno sussurra che il prolungarsi del silenzio di Bianchi non sarebbe casuale. Il ministro, nell'imbarazzo della scelta, potrebbe proporre un interim tecnico, spedendo a Genova un funzionario ministeriale e rimandando la palla ai politici liguri, a cui si chiederebbe almeno un minimo di concertazione. Dietro questa strategia ci sarebbe anche un nome: Silvio Di Virgilio, capo dipartimento navigazione, trasporto marittimo e aereo del ministero, che ha appena lasciato il ruolo di commissario del porto di Messina. A Genova circolano altre voci che indicano un possibile quarto nome locale, di area DS e rispettato in ambito portuale.
Tra 48 ore il verdetto.
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