
La ZERP, approvata dal parlamento nel dicembre 2006, è entrata formalmente in vigore lo scorso 1 gennaio. Le proteste italiane sono state raccolte e rilanciate dalla Slovenia, presidente di turno della UE e anch'essa vittima della decisione croata. Dimitrij Rupel, ministro degli esteri della Slovenia, ha dichiarato che "la questione è vitale per l'ingresso della Croazia nell'Unione."
I Croati sostengono che il provvedimento vuole evitare che l'Adriatico diventi terreno di pesca per i Giapponesi o altri armatori e che saranno stipulati accordi con l'Italia e la Slovenia. Ma il paese è diviso, visto che lo stesso presidente Stjepan Mesic, in aperta polemica con il premier Ivo Sanader, ha dichiarato "possiamo decidere di attuare la zona di protezione e rinunciare all'ingresso in Europa, ma qualcuno deve dirlo apertamente".
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