Parlando di pannelli solari fotovoltaici, uno dei principali ostacoli alla riduzione del costo di produzione - e di conseguenza alla diffusione - è il silicio. Materiale affatto economico e conteso dall'industria dei microprocessori, il silicio non ha trovato ancora sostituti, anche se la ricerca in questi ultimi anni sta facendo progressi importanti.
L'ultima buona notizia arriva dall'Università di Swansea in Galles, dove un programma di studi per migliorare la resistenza dell'acciaio da rivestimento ha portato alla scoperta che successivi strati di vernice applicati sui pannelli metallici (anche flessibili) portano a un effetto di conversione energetica fotovoltaica simile a quella dei pannelli al silicio. La vernice viene applicata in fase di lavorazione dei pannelli e la produzione può raggiungere i 30/40 mq al minuto. Una grande azienda come Corus Steel produce ogni anno un milione di metri quadri di pannelli di acciaio che, se fossero rivestiti con le vernici fotovoltaiche, produrrebbero almeno 4500 Gw l'anno.
Altri ricercatori stanno seguendo nuove strade. Lo scorso anno il New Jersey Institute of Technology aveva pubblicato una ricerca su un sistema di nanotubi al carbonio (i nanotubi sono 50.000 volte più sottili di un capello, ma ottimi conduttori elettrici). I nanotubi riescono a convogliare l'elettricità catturata dai polimeri delle vernici e, secondo il Prof. Somenath Mitra, sarà possibile verniciare pannelli solari sul tetto delle auto elettriche. Il processo di realizzazione di queste celle solari è così semplice che ognuno potrebbe farsele in casa con una comune stampante ink-jet.
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