Nelle ultime settimane la trattativa tra Alitalia ed Air France è stata cannibalizzata dalla campagna elettorale della destra, il cui anziano leader ha annunciato prima un intervento diretto della sua famiglia, poi una cordata di industriali italiani, poi altre amenità dovute al suo essere condizionato da un partito regionale xenofobo e secessionista. Ogni dichiarazione di Berlù è stata poi smentita da se stesso o da chi aveva chiamato in causa, come sempre.
Ma ieri è entrato in campo il sindacato, con una proposta tardiva e irricevibile da chiunque abbia il coraggio di comprare un'azienda agonizzante e investire nel suo futuro.
Se Alitalia fallirà le colpe saranno equamente spartite tra le ipocrisie elettorali della destra e le assurde logiche dei sindacati, preoccupati principalmente della propria sopravvivenza.
Complimenti a tutti e due, e vivalitalia.
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