Incassata la netta vittoria Berlù non perde tempo ed ha già annunciato la lista dei ministri entro la settimana. Segni particolari: saranno 12, di cui quattro donne. Sei di area FI, i restanti divisi tra AN e Lega. Difficile far tornare i conti, visto che l'anziano leader ha gia annunciato Tremonti (economia), Frattini (esteri) e Stanca (innovazione), tutti maschietti e forzisti. Poi ci saranno i leghisti, probabilmente altri due maschi (Rosi Mauro o Maroni al welfare e l'imperdibile Calderoli alle riforme). La Lega vorrebbe gli interni, ma al Viminale sono accreditati Pisanu, Schifani o Scajola (tutti maschietti FI). La cultura andrà a FI con Bonaiuti o Bondi, che del resto scrive poesie. Alla difesa punta Larussa (AN) anche se Martino ha buoni sponsor. Anzi secondo il Corriere della Sera di oggi Martino è in partenza per gli USA, dove lo aspetta un pranzo in suo onore organizzato dalla madre di John McCain. Visto che McCain ha l'età di Berlù, 72 anni, il pranzo di sua madre (96 anni compiuti) non sarà esattamente un ballo per debuttanti...
Le caselle coperte o quasi sono otto (almeno cinque di Forza Italia) e i pretendenti tutti maschi meno una. Resterebbero solo altri quattro ministeri di classe A e tre o quattro donne ministro da piazzare. Solo un posto ancora libero per FI, ammesso che Martino resti fuori. Nella logica della destra i principali ministeri scoperti sono giustizia (Giulia Bongiorno?), scuola (Formigoni, se non fa il presidente del Senato), infrastrutture e trasporti, salute (Prestigiacomo?), agricoltura, attività produttive. Il Sole 24 Ore parla anche di Mara Carfagna alle pari opportunità. Altri della stessa Prestigiacono alle politiche comunitarie e della Carfagna alla famiglia (!). Poi ci sarebbe Elio Vito ai rapporti con il parlamento, ma è evidente che i conti non tornano.
E l'ambiente? Non rientra tra l'elite ministeriale, finirà come accessorio ad un altro portafoglio. Probabimente alle infrastrutture. Interessante connubio: autostrade e cambiamenti climatici, aeroporti e sostenibilità. Chi si occuperà di un ministero che rischia la schizofrenia? I bene informati parlano di un gradito ritorno: Altero Matteoli. Secondo La Stampa ci sarebbero anche i nomi di Scajola o Maroni, se esclusi dalle ipotesi fatte qui sopra.
Ma ecco il colpo di scena. Secondo voci accreditate all'ambiente arriverà Michela Vittoria Brambilla.
Lo dicevo che saranno anni indimenticabili.
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