La netta vittoria elettorale della destra spinge il sindacato, con la CGIL in testa, a cercare alibi, riferimenti e ricollocazioni. Il voto operaio premia la Lega ma non incrina l'aplomb di Epifani, che su La Repubblica di oggi non sembra particolarmente interessato ad un autocritica. La colpa è sempre degli altri.
Surreale l'intervista di Giorgio Cremaschi (foto) sul Corriere della Sera. Il segretario dei metalmeccanici CGIL e leader della FIOM, già sconfitto dall'esito del referendum sindacale da lui fortemente voluto, continua a non sentirsi chiamato in causa. Secondo le sue dichiarazioni era già tutto previsto. Chissà se Cremaschi, che vive a Brescia, aveva previsto anche che il voto operaio a destra avrebbe consegnato la sua città a Lega e PdL, dopo 14 anni di amministrazione del centrosinistra.
Prima di demonizzare il PD e Veltrone la sinistra ormai extra-parlamentare dovrebbe prendersela con gente come Cremaschi. Scommetto che ha votato Lega pure lui.
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