Il Partito Democratico ha perso sonoramente le elezioni, e questa non è certo una notizia. In tutte le città però il PD ha guadagnato consensi rispetto al 2006: i voti del senato indicano un +10.5 a Roma, +9.1 a Milano, +9.3 a Firenze. Dati in crescita anche a Bologna (6.8), Torino (6.6), Genova (6.3). Spicca un +5.4 persino a Napoli. Nella mia piccola Ancona l'incremento è del 7.9%.
Gli analisti vedono in queste cifre gli esiti di una campagna elettorale breve ed imprevista, giocata principalmente su un piano di comunicazione mediatica: TV, stampa, web. Ambiti in cui Veltrone si è mosso con confidenza, lanciando messaggi recepiti positivamente. Non a caso Berlù ha evitato il confronto diretto, mossa che replica quella del 2001 contro Rutelli. L'anziano leader della destra quando parte da una posizione di vantaggio si sottrae sistematicamente al duello. Lo ha accettato nel 2006 perché tutti i sondaggi lo davano perdente.
Saltato il confronto TV resta la vita di tutti i giorni, soprattutto per chi ha difficoltà o perlomeno preoccupazioni per il futuro, ovvero quasi tutti gli Italiani. Credo che W avesse piena coscienza della necessità del contatto diretto con gli elettori, altrimenti non si sarebbe sobbarcato il faticoso tour del paese, provincia per provincia. Non è bastato. La gente che discute in coda alla cassa dei supermercati o nei sagrati delle chiese dopo la messa domenicale ha votato in massa a destra, con preferenza alla Lega nel profondo nord.
La colpa è essenzialmente della politica batteccona (alcuni benevolmente dicono "rigorosa") del governo Prodi, in cui - con una certa arroganza, basta ricordare le reprimende di TPS - la severità ha sempre prevalso sulla ricerca di consenso. Colpa anche del comportamento della sinistra, che di fronte al suo suicidio incolpa Veltrone ma rimuove i danni e gli effetti collaterali provocati da una logica di distinzione ad ogni costo e dall'avere sottovalutato temi delicati come la sicurezza.
Il popolo attento, vivace ed evoluto delle città ha dato fiducia al Partito Democratico. Personalmente ripartirei da qui, cercando il modo di arrivare nei paesi, negli shopping center, nelle scuole, nelle mense, nelle parrocchie e nelle bocciofile.
Analisi lucida.
RispondiEliminaAggiungerei solo che le parrocchie e le bocciofile sono frequentate per lo piu' da persone tranquille, che guardano sempre e comunque con un certo rispetto ai vertici della Chiesa, pur non condividendone necessariamente tutti gli assunti.
Forse tra loro sono davvero in MOLTI - tra indecisi e di centro sinistra - a non essersela sentita di votare PD a causa dell'estremismo da sempre esternato senza alcun rispetto dai nomi PD scelti tra i radicali.
Violetta
Avanti tutta, allora. Ti seguiremo.
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