Due mesi fa, il 21 maggio, il IV governo Berlusconi si riunì per la prima volta a Napoli. Nella conferenza stampa finale il ministro capoclasse Tremonti fece del suo meglio per magnificare i tagli di spesa decisi dall'esecutivo, primi segnali del rigore introdotto dal centrodestra. "Vuole un esempio? - disse il capoclasse rispondendo alla domanda di un giornalista - A come Apicoltura. Per l'apicoltura c'é un fondo di 2 milioni di euro, 4 miliardi delle vecchie lire. Il fondo non mi sembra un intervento serio a favore delle api ma un intervento non serio" a favore di chi ne ha deciso l'istituzione per finalità politiche. Berlù aggiunse ''Abbiamo fatto un 'repulisti' dei regali fatti dal precedente governo agli amici, agli amici degli amici, dei capricci di spesa molto presenti nel 'Milleproroghe'''.
In questi due mesi le organizzazioni degli apicoltori si sono agitate a dovere, facendo pressioni evidentemente irresistibili su Luca Zaia, ministro leghista all'agricoltura con passato discotecaro. Il povero Tremonti non ha retto l'impatto e il piano anti-api sbandierato a Napoli è stato annullato. Nel decreto votato la scorsa notte dalla Camera sono magicamente ricomparsi i due milioni per l'apicoltura.
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