mercoledì 24 settembre 2008

Dal fucile da caccia alla diplomazia

Sarah Palin ha chiesto un passaporto solo un paio di anni fa, quando è andata a visitare i soldati dell'Alaska in Iraq. Fino ad allora non era mai uscita dagli Stati Uniti.
Solo chi conosce bene gli USA sa quanto possano essere provinciali gli Americani, e Palin ne è l'immagine perfetta. Naturalmente il fatto di essere candidata alla vicepresidenza da John McCain la obbliga a occuparsi di quell'universo misterioso che è il resto del pianeta. Così ieri Palin era a New York, dove in occasione della assemblea plenaria ONU ha incontrato qualche leader amico, come il colombiano Uribe e l'afgano Karzai.
Ma sopratutto Sarah la cacciatrice ha avuto un colloquio di 90 minuti con l'ex segretario di stato Henry Kissinger, con il quale ha parlato della situazione in Georgia. Kissinger e Palin erano seduti su due divani blu separati da un tavolino con le foto di Reagan, Bush e Papa Giovanni Paolo II (foto).
Nel suo corso accelerato di diplomazia oggi Palin incontrerà il presidente georgiano Saakashvili e quello ucraino Yuschenko, poi si tratterrà con i presidenti di Iraq, Pakistan e India. Previsto un incontro anche con Bono degli U2.
Nel frattempo Obama e McCain stanno allenandosi per il primo confronto televisivo, previsto per venerdì notte. Il vice di Barack Joe Biden ha scavalcato a sinistra Obama dichiarando che non sostiene il cosiddetto "carbone pulito" e che non saranno costruite nuove centrali a carbone.

Nessun commento:

Posta un commento