
Ai lavori partecipano i 53 stati membri della commissione e sono presenti come osservatori le delegazioni di tutte le altre nazioni (tra cui l'Italia), che però non hanno diritto di voto. Sono invitati anche i rappresentanti dei nove Major Groups riconosciuti dalle Nazioni Unite (lavoratori e sindacati, agricoltori, imprenditori, autorità locali, ricerca, donne, giovani, popolazioni indigene e ONG).
La commissione si concluderà con quello che viene chiamato High Level Segment, che avrà inizio il 13 maggio. In quei giorni arriveranno i ministri, tra i quali è prevista anche Stefania Prestigiacomo.
La commissione è presieduta da Gerda Verburg, energica ministra olandese che vorrebbe andare oltre le formalità della diplomazia per raggiungere risultati concreti. Così ha rivoluzionato il protocollo, pretendendo che nell'high level segment i ministri non seguano la consumata routine della lettura di interventi scritti ma piuttosto si impegnino in dibattiti e tavole rotonde. La cosa sarebbe in se molto interessante, ma mette in grave difficoltà chi, come pare sia il caso di Prestigiacomo, non è fluente in una delle lingue ufficiali ONU (Inglese, Francese, Spagnolo, Russo, Arabo e Cinese).
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