Le stime dicono che produciamo da 20 a 50 milioni di tonnellate di spazzatura elettronica ogni anno. Computer, telefonini, stampanti, monitor e altri aggeggi finiscono dove capita, dalla discarica allo stoccaggio nei paesi del terzo mondo. Pochissimo viene riciclato, secondo le stime più ottimistiche un massimo del 15%. Alcune aziende, come Apple e Dell, hanno programmi di recupero e riciclaggio dei vecchi computer su scala mondiale. Altre no, anche perché non c'è alcun obbligo di legge.
Secondo uno studio di Pike Research il picco della mondezza tecno sarà nel 2015, con 73 milioni di tonnellate. Da allora la quantità è destinata a calare, almeno secondo le stime. Fondamentale il ruolo dei governi e degli obblighi di legge. L'Unione Europea ha emanato nel 2002 due direttive molto rigide, la WEEE e la RoHS, ancora poco applicate. In realtà molti buttano ancora tutto nel cassonetto, senza problemi.
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