Inhabitat ha pubblicato i risultati del concorso Reburbia, dedicato ad idee per ridisegnare le periferie urbane.
Nel post del 27 luglio avevo scritto che Reburbia era un concorso leggero, lontano dai connotati burocratici che appesantiscono i concorsi di architettura a cui siamo abituati in Italia (tempi interminabili, ricorsi e controricorsi, giurie di tromboni).
Nel giro di meno di un mese Reburbia ha ricevuto centinaia di proposte e ha selezionato venti finalisti, tra i quali sono stati scelti quattro vincitori. Di questi tre sono stati scelti dalla giuria e uno dal pubblico. Quello uscito dal voto popolare è il mio preferito, una idea di Galina Tahchieva per un Urban Sprawl Repair Kit, un abaco di idee per cercare di rimediare ai disatri delle periferie. Mi piace anche che la proposta sia presentata con planimetrie e prospettive isonometriche a mano, un po retrò ma efficaci ed emotivamente molto più coinvolgenti dei perfetti ma algidi rendering.
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