Stamattina la corte costituzionale ceca, dopo una settimana di udienze, ha rigettato il ricorso di 17 senatori euroscettici in merito alla incostituzionalità dell'adesione al Trattato di Lisbona.
La decisione della corte di Brno era attesa dalle altre 26 nazioni dell'Unione che hanno già ratificato il trattato. A questo punto per formalizzare l'unanimità manca solo la firma del bizzoso presidente della repubblica ceca Vaclav Havel (foto), che non ha mai nascosto la sua contrarietà all'idea stessa di Europa unita ma che aveva garantito il rispetto della decisione della alta corte ceca. Fonti diplomatiche confermano che Havel non dovrebbe traccheggiare oltre, soffocando sul nascere anche le tentazioni di ripensamento paventate dai conservatori inglesi.
Il presidente delle commissione europea Barroso si è detto "molto soddisfatto" della sentenza di Brno, aggiungendo che appena l'adesione ceca sarà formalizzata e dopo avere ricevuto la lista completa delle proposte procederà alla nomina della nuova Commissione.
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