L'attuale legislazione europea, che risale al 1992, prevede un minimo di 14 settimane per il congedo di maternità, di cui due vanno prese obbligatoriamente prima o dopo il parto.
Martedì scorso la commissione del Parlamento Europeo sulle questioni di genere ha approvato una direttiva che porta il congedo per maternità a un minimo di 20 settimane. Viene anche introdotto il congedo paternale con un minimo di due settimane a pieno stipendio.
Dopo il passaggio in commissione la proposta di delibera sarà discussa dal parlamento in seduta plenaria nel mese di marzo. Non è detto che la proposta venga approvata. La Gran Bretagna ha già fatto i conti, con la conclusione che le nuove norme costerebbero ai lavoratori inglesi oltre due miliardi di Euro l'anno. Secondo alcuni la proposta è positiva perché potrà contrastare la diminuzione delle nascite, secondo altri invece peggiorerà la discriminazione delle donne nelle assunzioni.
La proposta elaborata tempo fa dalla Commissione Europea era più conservativa: 18 settimane per la mamma e nessuna menzione di congedo per il papà. Secondo gli osservatori conservatori le possibilità che la proposta delle venti settimane sia approvata sono scarse, anche alla luce della crisi economica in atto. Solo 18 mesi fa il parlamento europeo aveva votato contro una proposta che introduceva 20 settimane di congedo di cui solo sei a stipendio pieno, a cui si erano opposti conservatori e liberali.
Se il parlamento di Strasburgo approverà il testo votato in commissione ci vorranno comunque almeno 18 mesi per finalizzare l'accordo, che poi passerà alla legislazione dei singoli stati membri.
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