Vancouver aveva annunciato con orgoglio che le sue olimpiadi invernali sarebbero state le più sostenibili di sempre di sempre, con una proiezione di 118.000 tonnellate di CO2 nei sette anni dal progetto iniziale alla fine dei giochi. Quattro anni fa Torino si fermò a 160.000, nel 2002 Salt Lake City non scese sotto le 248.000 tonnellate.
Purtroppo però, mentre la costa est dell'America e l'Europa sono alle prese con l'inverno più freddo degli ultimi 50 anni, sulla costa canadese del Pacifico c'è stato il gennaio più caldo della storia e le temperature non scendono sotto i 5°, con massime attorno agli 11-12°. Per disputare le gare di snowboard e freestyle previste in città serve la neve, che deve essere trasportata con elicotteri e camion (foto) da zone più fredde della British Columbia, spesso da oltre 150 Km.
Quanto influirà questo sull'impatto ambientale dei giochi? Secondo Linda Coady, che nel comitato organizzatore si occupa di sostenibilità, molto poco. Coady ha dichiarato che, anche se fosse necessario utilizzare gli elicotteri per trasportare la neve in città ogni giorno fino alla fine dei giochi, le emissioni di CO2 crescerebbero al massimo di un misero 1%.
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