Che l'Italia sia un paese fortemente anomalo ce lo ricordano ogni tanto le ingerenze della chiesa cattolica nella temporalissima politica. Ieri il portavoce dei vescovi ha detto che "i valori non negoziabili" debbono guidare il voto (ecco il testo integrale della prolusione). I valori "non negoziabili" elencati da Bagnasco sono "la dignità della persona umana, incomprimibile rispetto a qualsiasi condizionamento; l'indisponibilità della vita, dal concepimento fino alla morte naturale; la libertà religiosa e la libertà educativa e scolastica; la famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna". A seguire parole molto dure sull'aborto, definito "ecatombe progressiva".
Come scrivevo ieri notte su facebook non trovo strano nè deplorevole che il portavoce dei vescovi sia contro l'aborto, fa solo il suo mestiere. Come Feltri quando inneggia a Berlù o come le multinazionali del tabacco quando negano la correlazione tra sigarette e cancro ai polmoni.
Certo, la litanìa sull'aborto sembra un disco rotto nelle democrazie occidentali del terzo millennio, ma l'Italia è un paese fortemente anomalo, come scrivevo sopra. Certo, la famiglia "fondata sul matrimonio tra uomo e donna" non sembra rappresentata in modo particolarmente efficace dalla vita affettiva e sessuale del presidente del consiglio o di quello della camera, del ministro della cultura o dell'ultima sottosegretaria nominata. Ma se non interessa a Bagnasco figuriamoci a noi.
Resta l'inopportunità di una dichiarazione così politica, e in cui si cita espressamente il voto, alla vigilia di una consultazione elettorale regionale. Stefano Folli scrive oggi su Il Sole che Bagnasco intende influenzare l'esito delle regionali in Piemonte e Lazio, confermando quindi l'intervento diretto della Chiesa nelle questioni politiche locali.
Ma davvero Mercedes Bresso e Emma Bonino fanno così paura in Vaticano? Sono queste due donne il pericolo che mina i "valori non negoziabili? Non si abortisce anche nella Lombardia di Formigoni? E perché Mercedes ed Emma e non Catiuscia o Nichi o Gian Mario?
Fabio Martini su La Stampa ricorda che nel Lazio ci sono 18.123 suore e 5.138 preti, quasi tutti residenti in Gran Pretagna, che sarebbe il quartiere Aurelio di Roma. La loro esistenza sarebbe minacciata dalla presidente Bonino? E quale pericolo porterebbe la presidente Bresso al popolo cattolico piemontese?
Non ho una passione particolare per i radicali. Non ho mai condiviso alcune loro posizioni, quali il liberismo sfrenato e la politica filo-israeliana. Ma i diritti civili sono la base della democrazia e della società, mentre i divieti e gli anatemi riportano al medioevo. Emma Bonino, nel ruolo di commissario europeo e ministro della repubblica, ha dato prova di grande capacità ed equilibrio.
Mercedes Bresso, che è appena stata eletta presidente del Comitato delle Regioni, è di una tenacia e di una determinazione persino eccessiva. Una donna che ha sempre fortemente sostenuto la libertà delle scelte personali e la laicità delle istituzioni.
Se riusciremo a diventare un paese che garantisce davvero la parità e i diritti civili, se saremo finalmente in grado di legiferare su temi come il testamento biologico, le unioni di fatto e la lotta all'omofobia sarà per merito di persone come Mercedes e Emma. E anche di Catiuscia, Nichi, Gian Mario e gli altri.
Quindi votiamoli con convinzione, da laici e da cattolici. Per cambiare l'Italia.
Bagnasco se ne farà una ragione.
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