venerdì 21 maggio 2010

La destra che non abbiamo

Alla conferenza europea delle città sostenibili di Dunkerque mi capita di presiedere una sessione dove tra i relatori c'è Alain Juppé (foto con me), ex primo ministro di Francia e attuale sindaco di Bordeaux. Juppé è il fondatore dell'UMP, il partito di Nicolas Sarkozy. Insomma, un uomo di destra da sempre. Molti osservatori della politica francese vedono Juppé come prossimo candidato presidente, se il consenso nei confronti di Sarko resterà agli attuali bassi livelli.
Nel suo intervento a Dunkerque Alain Juppé ha confermato il suo convinto sostegno alle politiche di sostenibilità, alle energie rinnovabili, alla lotta ai cambiamenti climatici. Del resto affronta costantemente questi argomenti nel suo blog.
Fare i confronti con la becera destra conservatrice d'Italia è impietoso. Vengono in mente le battute sprezzanti di Berlù, la mozione presentata al Senato da venti eletti del PdL che nega i cambiamenti climatici, l'ironia del capoclasse Tremonti contro " i mulini a vento" e le altre fonti di energia rinnovabile. Non è giusto, vogliamo anche noi una destra normale, intelligente, europea.

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