Alle 22:23 di sabato 9 ottobre si sono formalmente chiusi i lavori della sessione di Climate Talks di Tianjin, l'ultimo appuntamento fissato dalle Nazioni Unite prima della COP 16 che avrà inizio il 30 novembre a Cancun, Mexico. La settimana di negoziati di Tianjin ha visto la presenza di oltre 2500 delegati e osservatori della società civile e di 176 delegazioni nazionali.
Nel pomeriggio di sabato il segretario esecutivo UNFCCC Cristiana Figueres ha convocato delegati e osservatori assieme al ministro degli esteri messicano Patricia Espinosa, che sarà anche la presidente della COP 16. Nel comunicato stampa la Figueres sostiene che "sono stati fatti progressi verso la definizione di quanto si potrà ottenere a Cancun". Non esattamente una dichiarazione trionfale. Secondo Figueres "i governi hanno discusso cosa può essere deciso a Cancun e cosa dovrà essere rimandato a un secondo momento". Ha poi usato una immagine in cui "piccole chiavi possono aprire grandi porte".
Dal canto suo Espinosa ha voluto sottolineare come nessuna delle nazioni che hanno sottoscritto l'Accordo di Copenhagen intende rivedere i propri obiettivi al ribasso.
Cosa potrà davvero essere deciso tra due mesi a Cancun? Ne riparliamo nei prossimi giorni quando avrò analizzato gli atti ufficiali e i commenti della stampa e degli esperti.
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