venerdì 5 novembre 2010

Finalmente

Il messaggio era stato ripetuto per l'ennesima volta sulla copertina di Wired di Novembre: l'unica grande opera di cui l'Italia ha davvero bisogno è la diffusione della banda larga, l'accesso veloce alla rete per tutti.
Oggi in consiglio dei ministri il ministro Maroni avrebbe proposto di non rinnovare il decreto Pisanu, in scadenza alla fine di quest'anno, che prevedeva l'identificazione preventiva di tutti gli utenti di reti internet via cavo o wi-fi. Ho scritto "avrebbe" perché i termini delle nuove regole non sono ancora chiari. Tanto che che chi non si fida e aspetta di leggere il testo proposto da Maroni. Non manca chi dice che sarebbe molto pericoloso liberare gli accessi..Come il procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso, che evidentemente vive in un pianeta diverso dal mio.  "Credo - ha detto il magistrato - che ci si debba rendere conto che dietro questi internet point e queste reti wi-fi ci si possa nascondere benissimo nella massa degli utenti non più identificabili. Si possono trovare anche terroristi, pedofili e mafiosi".
Il provvedimento del governo riguarda in ogni caso solo la disciplina di accesso agli hot spot e agli internet point. Sulla diffusione della banda larga non sono previsti investimenti a breve termine, malgrado l'Italia sia già il fanalino di coda dell'Europa. Del resto Berlù ha già raccomandato di non leggere i giornali, figuriamoci se vuole che ci connettiamo in rete. La televisione per la destra basta e avanza.

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