Il New York Times di oggi pubblica in prima pagina e con grande evidenza un lungo articolo che prende spunto dal dato - incontroveretibile e allarmante - dello scioglimento dei ghiacciai polari. Questo fenomeno è conseguenza o no del riscaldamento globale? Secondo la maggioranza di scienziati sì, ma il punto non sembra essere questo. Il problema è quello di riuscire a rispondere a un fenomeno oggettivo che sta accadendo in tempi molto più rapidi di quanto prevedessero i modelli matematici sviluppati finora. Di certo lo scioglimento dei giacciai dipende dall'aumento delle temperature medie del pianeta e sarà sempre più consistente con il crescere delle temperature.
Attualmente il livello degli oceani sta salendo ad un ritmo relativamente lento, con un incremento progressivo dagli inizi del '900. Il dato attuale e di circa 2.5 cm ogni dieci anni, ma le previsioni dei climatologi per il prossimo futuro sono molto più allarmanti. I vari modelli matematici concludono che entro la fine di questo secolo i mari cresceranno da un minimo di 70 cm a un massimo di due metri, con una previsione di sintesi che sembra convergere su circa un metro.
L'inchiesta del NYT è molto ricca e cita le opinioni di numerosi studiosi. Le conclusioni non sono ideologiche ma cercano di far capire le gravissime conseguenze che potrebbero derivare da un innalzamento del livello degli oceani.
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