giovedì 18 novembre 2010

Non è il solito pacco

Finalmente Amazon sta per aprire in Italia. Se ne parlava da un po', ma la conferma è arrivata con l'avvistamento dei cartelloni di una campagna di affissioni teaser con la scritta "Non è il solito pacco". Il gigante dell'e-commerce mondiale entra in un mercato ancora ridotto (meno di 8 miliardi di Euro, contro i 34 in UK e i 26 in Germania) ma con un incremento del 14% rispetto al 2009.
Compro su Amazon dal secolo scorso, quando il sito era attivo solo in USA ed era una libreria. Adesso vende praticamente tutto, dalle falciatrici ai cioccolatini. Negli ultimi tempi io utilizzo i siti europei, dove si evitano sgradite incursioni della dogana e le spedizioni sono più veloci. I miei acquisti sono generalmente libri, dischi e video, ma ho comprato anche un costume da Lord Fener per mio figlio.
Anche per chi è già familiare con i siti stranieri, l'apertura di una filiale italiana di Amazon permetterà di avere accesso al catalogo nazionale di libri, dischi e film. E visto che Amazon vende a prezzi imbattibili, l'effetto generale sul mercato sarà dirompente. A tremare sono gli altri e-seller come IBS o BOL, ma anche i negozi tradizionali. Se poi neppure Amazon riuscirà ad abbassare gli assurdi prezzi italiani (da noi un CD nuovo costa in media più di 20 Euro) si potrà sempre continuare con i siti stranieri. Ad esempio Amazon.uk, che da un mese spedisce gratis anche in Italia, vende Symphonicities di Sting a 9 sterline, che sono 10,5 Euro. Da noi costa 16.40 € su IBS e BOL, 16.72 da Feltrinelli, 17.90 da Nannucci, 18.90 da FNAC.
Aggiornamento 1: ne parla anche il Post, secondo cui l'annuncio ufficiale è previsto per la prossima settimana. Si dovrebbe cominciare con otto categorie merceologiche: libri, musica, dvd, software, videogiochi, apparecchi elettronici, orologi, giocattoli. Avvisate Babbo Natale.
Aggiornamento 2: se ne è accorto anche il Corriere.

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