Lunedi scorso, quando la rivolta era chiaramente innarrestabile e molti governi occidentali avevano già condannato la feroce repressione di Tripoli, il ministro degli esteri Frattini-Zerbini dichiarava serafico che l'Unione Europea non doveva "interferire nei processi di transizione in corso nel mondo arabo cercando di esportare il proprio modello di democrazia".
Ieri sono arrivate prima le sanzioni americane volute da Obama, poi la risoluzione unanime del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (testo completo ufficiale).
Così oggi anche Frattini-Zerbini non ha potuto non adeguarsi e con tono grave finalmente lo ha detto: Gheddafi se ne deve andare. Sembrava quasi un ministro degli esteri.
Nessun commento:
Posta un commento