L'Agenzia Internazionale per l'Energia (IEA) ha designato il suo nuovo direttore. Si tratta dell'ex ministro olandese all'economia Maria van der Hoeven (62) che dal prossimo 1 settembre prenderà il posto di Nobuo Tanaka.
La IEA nacque nel nel 1974 su iniziativa OCSE come organismo intergovernativo per il controllo del settore energetico. Possono farne parte solo i paesi OCSE e i membri sono 28. I membri dell'agenzia tra le altre cose si impegnano a mantenere riserve di petrolio pari almeno a un quarto di quanto importato l'anno precedente.
Molte voci autorevoli criticano la IEA, considerando troppo "buonista" la sua politica energetica. In particolare si contestano le proiezioni sulla produzione petrolifera e altri dati inclusi nel report annuale World Energy Outlook.
Van der Hoeven comunque avrà il suo daffare. Oltre alla tradizionale interlocuzione con l'OPEC sulla quantita di petrolio prodotto si troverà a fronteggiare la crisi in Libia e il crescente rifiuto al nucleare del dopo-Fukushima. Ammesso che da qui a settembre non succeda altro.
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