domenica 20 marzo 2011

L'emergenza diventata routine

Mentre in Giappone sta facendo buio le notizie sul disastro atomico di Fukushima fondamentalmente non sono notizie. I camion continuano a pompare acqua di mare sui reattori per tenere basse le temperature. Ad un certo punto si è registrato un aumento di pressione nel reattore tre, tanto da cprefigurare un rilaascio di vapori radioattivi. Poi la decisione è stata sospesa perché secondo TEPCO la pressione è di nuovo stabilizzata. Alle 17:20 TEPCO ha annunciato che il reattore 2 è nuovamente collegato alla rete elettrica.
Sono state trovate tracce di cesio in nuovi campioni di latte e spinaci. Gli spinaci contaminati provengono da 120 km di distanza dalla centrale. Taiwan ha annunciato che un carico di fave importate dal Giappone presenta tracce di radioattività. Si tratta di quantità minime, sotto il livello di pericolosità, ma chi ha voglia di mangiare alimenti anche poco radioattivi?
Si comincia anche ad investigare sulla manutenzione dell'impianto e si scopre che le ispezioni a volte non venivano compiute nei tempi stabiliti. Sembra ad esempio che un quadro elettrico del reattore 2 non sia stato ispezionato per 11 anni. Sul mercato azionario dopo l'incidente la TEPCO, che gestisce la centrale, ha perso 1.930 miliardi di Yen (quasi 17 miliardi di Euro).
L'ultima notizia è quasi esilarante: il capo di gabinetto del governo giapponese Yukio Edano ha dichiarato che la centrale, una volta ripristinate le condizioni di sicurezza, non sarà rimessa in funzione e verrà dismessa. No, dai.

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