Uno dei risultati più importanti raggiunti alla COP 16 di Cancun lo scorso dicembre è stata la formalizzazione di un Green Climate Fund, un fondo internazionale per garantire sostegno economico ai paesi in via di sviluppo nella lotta ai cambiamenti climatici. Il fondo, come deciso dai 194 paesi presenti a Cancun, dovrà garantire 100 miliardi di dollari, poco più di 70 miliardi di Euro l'anno entro il 2020.
Il primo incontro per decidere le regole su cui fondare questo strumento economico era stato previsto per il 14-15 marzo ma poi rimandato, apparentemente per la difficoltà di definire i delegati. Il gruppo che avrà il compito di definire il fondo è formato da 40 partecipanti, 25 di paesi in via di sviluppo e 15 di paesi sviluppati.
La UNFCCC, la convenzione ONU sul clima, ha diffuso una nuova convocazione per il 28 e 29 aprile a Mexico City. Una lista dei rappresentanti già designati, ancora incompleta, è stata pubblicata. Tra i paesi sviluppati c'è anche l'Italia, che ha delegato Francesca Manno. Nella lista delle Nazioni Unite curiosamente è presente solo il nome, senza qualifica. Dopo un po' di ricerche ho scoperto che è la dirigente dell'ufficio VI della direzione III del dipartimento del tesoro. Un quadro del ministero dell'economia. Speriamo sia più lungimirante del suo ministro.
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