Non scrivo più così spesso sulla centrale di Fukushima per evitare discussioni troppo tecniche, ma la situazione dopo oltre due mesi dall'incidente sembra sempre peggiore.
Le novità più inquietanti vengono dal reattore 1, dove qualche giorno fa, per la prima volta dall'incidente, dei tecnici sono riusciti ad entrare nell'edificio. Gli uomini stanno cercando di ripristinare l'impianto di raffreddamento, ma la notizia peggiore è che all'interno del reattore il livello dell'acqua è molto più basso del previsto e le barre di uranio, se fossero al loro posto, sarebbero scoperte. E se fossero scoperte le temperature sarebbero altissime, come i rischi di una esplosione di idrogeno.
Quindi le barre sono fuse, il meltdown è avvenuto e il combustibile nucleare dovrebbe essere sul fondo del reattore in una specie di blob assieme all'acciaio dei tubi, ai minerali delle barre di controllo (boro, cadmio, argento, indio), all'alluminio dei rivestimenti e a chissà cosa altro. Questa lava atomica nel linguaggio nucleare si chiama Corium.
Secondo alcuni esperti la stessa situazione potrebbe essere in atto nei reattori due e tre. Oggi un robot ha misurato 120 millisievert di radiazioni al reattore 3, troppi per permettere l'ingresso ai tecnici. Al primo piano del reattore 1 invece due giorni fa un contatore geiger è andato fuori scala perché le radiazioni superavano i 1000 millisievert. Con questi valori la permanenza di persone è impossibile, quindi i lavori di connessione degli scambiatori di calore non potranno essere conclusi a breve.
Ma soprattutto, se nei reattori non c'è acqua, che fine hanno fatto le diecimila tonnellate di acqua pompate dall'11 marzo nel reattore 1 per cercare di raffreddarlo? Ci deve essere un buco da qualche parte, dice la TEPCO. Ma va. 10 milioni di litri di acqua fortemente contaminata sono da qualche parte, o sottoterra o nell'oceano. La stanno cercando, quasi fosse un oreccchino caduto.
Secondo l'ultima versione di TEPCO la fusione, ormai data per conclamata, avrebbe provocato dei fori nel reattore e danneggiato anche la struttura di contenimento. Tutto sempre nel campo delle ipotesi, perché nessun occhio umano ha visto nulla, le radiazioni sono troppo forti.
Intanto è stato diffuso il progetto per rivestire il reattore 1 e impedire la diffusione delle radiazioni (immagine). "Se puzza, mettici un coperchio" recita un proverbio giapponese.
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