Da ieri a New York non si fuma più negli spazi pubblici sotto la giurisdizione del dipartimento dei parchi. L'ordinanza riguarda tutti i parchi pubblici, a cominciare da Central Park. Ma anche le piazze pedonali come Times Square, le spiagge, i moli e i lungofiume, le aree pubbliche attorni agli impianti sportivi. Il divieto è in vigore anche nei piccoli spazi pubblici interstiziali come la scala del Ralph Bunche Park, che divide
Tudor City dalle Nazioni Unite, dove ho scattato questa foto domenica
scorsa. In pratica si può fumare solo sui marciapiedi. Dei piccoli avvisi come quello nella foto informano la popolazione. Chi infrange il divieto paga una multa da 50 dollari, non molto visto che a New York un pacchetto di sigarette costa anche 15 dollari e comunque mai meno di 11. In pratica un fumatore da due pacchetti al giorno spende in sigarette anche più di 500 Euro al mese.
Molti residenti fumatori non l'hanno presa bene, rivendicando il diritto di fumare almeno all'aperto. La lotta al fumo è uno dei chiodi fissi del sindaco Bloomberg, che in otto anni ha praticamente espulso le sigarette dalla città. Oggi sembra impensabile, ma nel 2003 ancora si poteva fumare nei bar.
Secondo gli osservatori presto tutti si adegueranno e saranno gli stessi abitanti a garantire l'applicazione dell'ordinanza, senza bisogno di applicare sanzioni.
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