E così Ban Ki-moon sarà segretario delle Nazioni Unite per altri cinque anni. L'ex ministro degli esteri della Corea del Sud (67) fu scelto a suo tempo come candidato non particolarmente brillante ma "non fastidioso", soprattutto su pressione degli USA. A quei tempi l'ambasciatore americano al palazzo di vetro era John Bolton, sceriffo internazionale scelto da George W. Bush. La presidenza di turno toccava all'Asia, c'era un presidente uscente come Kofi Annan che non era piaciuto a Washington perché troppo vivace e vistoso. Così la scelta cadde sul mite coreano Ban, che in questi cinque anni si è distinto per l'attenzione alle tematiche sociali e ambientali, meno per la condanna dei regimi dittatoriali. Ma alla fine è piaciuto a tutti, tanto da essere rieletto ieri per acclamazione. L'ultimo brivido poteva venire dalla Russia, che come membro permanente del Consiglio di Sicurezza ha potere di veto. A Mosca non è piaciuto l'appoggio di Ban all'indipendenza del Kosovo, che oltre a nuocere alla Serbia rischia di rinfocolare desideri indipendentisti anche nelle regioni russe. Ma alla fine non ci sono stati problemi.
Ban Ki-moon ha sempre mostrato grande sensibilità per i temi dello sviluppo sostenibile e dei cambiamenti climatici. Sarà ancora lui a guidare le Nazioni Unite al Summit di Rio 2012 e alle prossime conferenze sul clima, alla ricerca di un nuovo accordo globale per la riduzione delle emissioni.
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