I reattori della centrale atomica di Fukushima continuano ad emettere radiazioni. Tre su quattro hanno subito esplosioni che hanno distrutto gli edifici, lasciando i reattori a cielo aperto. La mancanza di una copertura ha permesso le rozze operazioni di raffreddamento, che tre mesi dopo l'incidente vengono ancora compiunte pompando acqua "a casaccio" dall'alto, al ritmo di 500 tonnellate al giorno.
L'acqua, che a contatto con i reattori è diventata fortemente radioattiva, ha invaso i sotterranei dei reattori, dove erano collocati i generatori, e rischia di tracimare. Può andare peggio? Certo che sì, visto che in Giappone sta per iniziare la stagione delle piogge.
La TEPCO, che continua a gestire la crisi con sistemi incredibilmente lo-tech, ha pensato di risolvere il problema ricoprendo i reattori con dei teloni. Anche questo non è semplice, perché serve un maxitelo in PVC di 47 metri x 42, alto 54 metri (come un palazzo di 18 piani).
Le cose sono ancora più complicate dal fatto che i lavori non possono essere fatti sul posto, perché le radiazioni non lo permettono. Così i 62 elementi in ferro che costituiranno il telaio destinato a reggere il maxicappotto sono assemblati nel porto di Onahama a 50 Km dalla centrale. Verranno poi trasferiti via mare a Fukushima e montati tramite una maxigru che dovrebbe ridurre al minimo la necessità di operai sul posto.
TEPCO spera di riuscire a spedire i pezzi del telaio metallico a Fukushima per la fine di luglio e di montare il maxicappotto entro settembre. Enjoy.
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