Tra un anno, il 1 luglio 2012, Cipro avrà per la prima volta la presidenza di turno dell'Unione Europea. L'idea non piace affatto alla Turchia, che da 37 anni occupa la parte settentrionale dell'isola ed è l'unica nazione al mondo a non avere riconosciuto il governo di Cipro. La questione cipriota potrebbe diventare un problema serio, visto che il ministro degli esteri turco Ahmet Davutoğlu ha dichiarato che la Turchia non riconoscerà la presidenza europea di Cipro se prima non sarà raggiunto un accordo sulla riunificazione dell'isola.
La Turchia ha avviato i negoziati per l'ingresso in Europa nel 2005, ma ad oggi solo 13 dei 35 protocolli sono stati aperti, nessuno nell'ultimo anno. Otto protocolli sono bloccati dal veto turco all'attracco di navi cipriote, altri sono stati congelati dalla Francia e dalla stessa Cipro.
Nell'isola la realtà è molto più avanti della politica. La capitale cipriota Nicosia è una piccola Berlino, con una parte della città oltre confine nella zona turca e alcuni passaggi aperti per la popolazione. Lunedì scorso una esplosione ad un deposito di munizioni ha gravemente danneggiato la principale centrale energetica di Cipro. Così è arrivata alla parte turca la richiesta di potere importare energia, anche se formulata dal presidente della camera di commercio e non direttamente dal governo di Nicosia.
Martedì prossimo il premier turco Erdoğan sarà a Cipro nord per una visita di due giorni. Venerdì e sabato in Turchia c'era invece Hillary Clinton, che secondo la stampa turco-cipriota dovrebbe avere sollevato con Erdogan anche la questione della riunificazione dell'isola.
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