L'ultima icona del culto comunista della personalità è morto sabato per un attacco di cuore. Il "caro leader" Kim Jong-il non si era mai ripreso completamente da un ictus che lo aveva colpito nel 2008. Al potere dal 1994, aveva sostituito il padre Kim Il Sung, fondatore della Corea del Nord.
Kim Jong-il era nato il 16 febbraio 1941 a Khabarovsk in Russia, dove suo padre era in esilio. Le biografie del regime coreano invece indicano la nascita nel 1942 in una baita sul monte Paektu, un luogo sacro della mitologia coreana. Nei testi ufficiali è scritto che alla nascita una grande stella brillò in cielo e due arcobaleni si incrociarono.
Nel mondo dell'informazione in tempo reale Kim Jong-il è sempre riuscito a mantenere la Corea del Nord e se stesso come entità misteriose e inviolabili. Il "caro leader" era piccolo e grasso, portava scarpe rialzate e si pettinava come Don King. Malgrado l'aspetto caricaturale però chi lo ha incontrato lo descrive come una persona piacevole dall'intelligenza vivace. Amava il cinema e si dice avesse una collezione di ventimila pellicole occidentali. Aveva terrore degli aerei e si spostava raramente dal paese. Qualche viaggio in Cina, anche per ragioni terapeutiche, a bordo del suo treno speciale.
Kim Jong-il sfruttò con grande abilità negoziale le potenzialità atomiche della Corea del Nord in una guerra diplomatica sfibrante con gli Stati Uniti durante le presidenze Clinton e Bush. Con alle spalle la potente ombra cinese, il governo di Pyongyang non si è mai piegato alle minacce americane.
Kim Jong-il non lascia il potere al suo primogenito Kim Jong-nam, caduto in disgrazia nel 2001 dopo essere stato pizzicato alla frontiera giapponese mentre cercava di entrare nel paese con un passaporto falso "per visitare Disneyland Tokyo". Il "caro leader" sarà rimpiazzato dal più giovane dei suoi tre figli, Kim Jong-un (27), educato in Svizzera e già ribattezzato "il grande successore". La dinastia continua.
Kim Jong-il era nato il 16 febbraio 1941 a Khabarovsk in Russia, dove suo padre era in esilio. Le biografie del regime coreano invece indicano la nascita nel 1942 in una baita sul monte Paektu, un luogo sacro della mitologia coreana. Nei testi ufficiali è scritto che alla nascita una grande stella brillò in cielo e due arcobaleni si incrociarono.
Nel mondo dell'informazione in tempo reale Kim Jong-il è sempre riuscito a mantenere la Corea del Nord e se stesso come entità misteriose e inviolabili. Il "caro leader" era piccolo e grasso, portava scarpe rialzate e si pettinava come Don King. Malgrado l'aspetto caricaturale però chi lo ha incontrato lo descrive come una persona piacevole dall'intelligenza vivace. Amava il cinema e si dice avesse una collezione di ventimila pellicole occidentali. Aveva terrore degli aerei e si spostava raramente dal paese. Qualche viaggio in Cina, anche per ragioni terapeutiche, a bordo del suo treno speciale.
Kim Jong-il sfruttò con grande abilità negoziale le potenzialità atomiche della Corea del Nord in una guerra diplomatica sfibrante con gli Stati Uniti durante le presidenze Clinton e Bush. Con alle spalle la potente ombra cinese, il governo di Pyongyang non si è mai piegato alle minacce americane.
Kim Jong-il non lascia il potere al suo primogenito Kim Jong-nam, caduto in disgrazia nel 2001 dopo essere stato pizzicato alla frontiera giapponese mentre cercava di entrare nel paese con un passaporto falso "per visitare Disneyland Tokyo". Il "caro leader" sarà rimpiazzato dal più giovane dei suoi tre figli, Kim Jong-un (27), educato in Svizzera e già ribattezzato "il grande successore". La dinastia continua.
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