Era solo una questione di tempo, lo si sapeva. Da un paio di settimane i detriti dello tsunami giapponese del marzo 2011 hanno cominciato a spiaggiare sulle coste canadesi della British Columbia, attorno a Vancouver. Prossimamente dovrebbero scendere sugli stati occidentali USA, Washington, Oregon e California. Gli esperti prevedono l'arrivo alle Hawaii per primavera. Il Pacifico è l'oceano più grande del mondo, le cose ci mettono tempo a spostarsi.
Difficile prevedere quanta roba arriverà sull'altra sponda. Le stime valutano i detriti in 18 milioni di tonnellate, che è una quantità enorme. Secondo alcuni lo spazio di mare occupato dai resti dello tsunami sarebbe grande come lo stato della California.
In Canada stanno già pensando a chi se ne deve occupare. Fino a quando i i detriti restano nelle spiagge, in ambito demaniale, la competenza è dello stato. Ma se superano la linea dell'alta marea la palla passa alle municipalità. Ammesso che non ci siano rifiuti speciali o pericolosi, come resti umani. In questo caso dovrebbero occuparsene le province. Se invece fossero rinvenuti oggetti di valore personale, simbolico o culturale dovrebbe essere interpellato il consolato giapponese.
Difficile prevedere quanta roba arriverà sull'altra sponda. Le stime valutano i detriti in 18 milioni di tonnellate, che è una quantità enorme. Secondo alcuni lo spazio di mare occupato dai resti dello tsunami sarebbe grande come lo stato della California.
In Canada stanno già pensando a chi se ne deve occupare. Fino a quando i i detriti restano nelle spiagge, in ambito demaniale, la competenza è dello stato. Ma se superano la linea dell'alta marea la palla passa alle municipalità. Ammesso che non ci siano rifiuti speciali o pericolosi, come resti umani. In questo caso dovrebbero occuparsene le province. Se invece fossero rinvenuti oggetti di valore personale, simbolico o culturale dovrebbe essere interpellato il consolato giapponese.
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