Analizzando il nuovo rapporto di EurObserv'ER, l'osservatorio europeo per le energie rinnovabili, ci si rende conto di quanta strada ci sia ancora da fare. Il rapporto (sono 200+ pagine e si scarica qui) analizza i dati 2010 di produzione di energia rinnovabile nei 27 paesi europei e li raffronta con l'anno precedente e con gli obiettivi fissati nel cosiddetto "pacchetto 20+20+20": 20% in meno di emissioni di CO2, 20% in più di efficienza energetica, 20% di produzione di energia rinnovavile.
Secondo il 20+20+20, che più tecnicamente è uno degli elementi della Direttiva 28/2009 sull'energia, la media europea di produzione di energia rinnovabile al 2020 dovrà essere appunto di almeno il 20%. Con vistose differenze tra stato e stato, visto che a Malta si chiede di arrivare al 10%, all'Italia al 17%, alla Francia al 23%, alla Svezia addirittura al 49%.
I dati 2010 sono riassunti in una tabella che non rende particolarmente ottimisti. Perché se è vero che la crisi economica e l'aumento dell'efficienza energetica concorrono al calo delle emissioni di CO2, per cui l'obiettivo di riduzione del -20% dovrebbe essere centrato, la produzione energetica rinnovabile ancora è scarsa. In Italia siamo al 8.5%, solo lo 0.8% più dell'anno precedente. La Germania arriva al 10.7%, con un incremento di quasi un punto e mezzo. La Gran Bretagna resta a un misero 3.3%, lontanissima dall'obiettivo del 15% fissato per il 2020. La media europea, che nel 2020 dovrebbe appunto arrivare al 20%, per ora è ferma al 12.4%.
Secondo il 20+20+20, che più tecnicamente è uno degli elementi della Direttiva 28/2009 sull'energia, la media europea di produzione di energia rinnovabile al 2020 dovrà essere appunto di almeno il 20%. Con vistose differenze tra stato e stato, visto che a Malta si chiede di arrivare al 10%, all'Italia al 17%, alla Francia al 23%, alla Svezia addirittura al 49%.
I dati 2010 sono riassunti in una tabella che non rende particolarmente ottimisti. Perché se è vero che la crisi economica e l'aumento dell'efficienza energetica concorrono al calo delle emissioni di CO2, per cui l'obiettivo di riduzione del -20% dovrebbe essere centrato, la produzione energetica rinnovabile ancora è scarsa. In Italia siamo al 8.5%, solo lo 0.8% più dell'anno precedente. La Germania arriva al 10.7%, con un incremento di quasi un punto e mezzo. La Gran Bretagna resta a un misero 3.3%, lontanissima dall'obiettivo del 15% fissato per il 2020. La media europea, che nel 2020 dovrebbe appunto arrivare al 20%, per ora è ferma al 12.4%.
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