mercoledì 4 gennaio 2012

Rinnoviamo quell'energia

Analizzando il nuovo rapporto di EurObserv'ER, l'osservatorio europeo per le energie rinnovabili, ci si rende conto di quanta strada ci sia ancora da fare. Il rapporto (sono 200+ pagine e si scarica qui) analizza i dati 2010 di produzione di energia rinnovabile nei 27 paesi europei e li raffronta con l'anno precedente e con gli obiettivi fissati nel cosiddetto "pacchetto 20+20+20": 20% in meno di emissioni di CO2, 20% in più di efficienza energetica, 20% di produzione di energia rinnovavile.
Secondo il 20+20+20, che più tecnicamente è uno degli elementi della Direttiva 28/2009 sull'energia, la media europea di produzione di energia rinnovabile al 2020 dovrà essere appunto di almeno il 20%. Con vistose differenze tra stato e stato, visto che a Malta si chiede di arrivare al 10%, all'Italia al 17%, alla Francia al 23%, alla Svezia addirittura al 49%.
I dati 2010 sono riassunti in una tabella che non rende particolarmente ottimisti. Perché se è vero che la crisi economica e l'aumento dell'efficienza energetica concorrono al calo delle emissioni di CO2, per cui l'obiettivo di riduzione del -20% dovrebbe essere centrato, la produzione energetica rinnovabile ancora è scarsa. In Italia siamo al 8.5%, solo lo 0.8% più dell'anno precedente. La Germania arriva al 10.7%, con un incremento di quasi un punto e mezzo. La Gran Bretagna resta a un misero 3.3%, lontanissima dall'obiettivo del 15% fissato per il 2020. La media europea, che nel 2020 dovrebbe appunto arrivare al 20%, per ora è ferma al 12.4%.

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