martedì 21 febbraio 2012

La strage dei treni in India

Il governo indiano ha incaricato un gruppo di esperti di verificare la sicurezza delle ferrovie nazionali, affidando la direzione dell'indagine ad Anil Kakokdar, uno degli scienziati più famosi dell'India. I risultati sono impressionanti: circa 15.000 persone muoiono ogni anno per incidenti ferroviari, una media di 40 al giorno.
In India la rete ferroviaria rappresenta un sistema di collegamento capillare con circa 65.000 Km di linee, molte delle quali risalgono ai tempi della colonizzazione britannica. Si stima che i passeggeri siano almeno venti milioni al giorno, ma i dati sono incerti perché i treni viaggiano sovraffollati con "passeggeri" appesi ovunque. Le persone che muoiono cadendo dai treni o per altri incidenti sono un migliaio l'anno.
La sola rete suburbana di Mumbai ha 465 km di binari e trasporta ogni giorno sette milioni di persone. A Mumbai muoiono seimila persone l'anno, la maggior parte attraversando i binari.
Secondo la commissione uno degli elementi di rischio sono i gabinetti ad espulsione diretta. Gli escrementi corrodono le rotaie e tra le raccomandazioni c'è quella di eliminare le toilette "con il buco" dalle 43.000 carrozze circolanti entro cinque anni. Ancora più importante la sostituzione di 32.000 passaggi a livello con sovra o sottopassi. Eliminare i passaggi a livello costerebbe 500 miliardi di rupie, circa sette miliardi e mezzo di Euro, a fronte di un risparmio di un miliardo di Euro l'anno per la loro manutenzione.

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