martedì 27 marzo 2012

115 Capi di Stato confermati a Rio+20

Secondo quanto riferisce Stakeholder Forum le Nazioni Unite hanno confermato la presenza di 115 capi di stato al Summit di Rio+20. Mancano 86 giorni all'inizio della conferenza e i leader confermati sono già più di quanti furono presenti a Johannesburg 2002 e lo stesso numero dei partecipanti alla conferenza di Rio de Janeiro del 1992, quando fu approvata la Agenda 21.
Le Nazioni Unite però non forniscono i nomi di chi ha garantito la presenza, ma solo il numero totale delle conferme. L'ONU è fondata sul principio di one state one vote, per cui il primo ministro di Tuvalu vale il presidente USA. La sostanza è profondamente diversa e la partecipazione dei leader mondiali è cruciale per lo status del Summit. Indiscrezioni confermano la presenza di Cina, India, Germania e Italia, tra gli altri. Il premier inglese Cameron ha già detto che non ci sarà, Barack Obama non ha affrontato l'argomento. Il nuovo/vecchio presidente russo Putin non sembra interessato.
La partecipazione al Summit non è di per sé cruciale. Come sottolinea Stakeholder Forum nella maggior parte delle nazioni la gente sa poco o niente della conferenza di Rio. Inclusa l'Italia, aggiungo io. Le categorie economiche, le autorità locali e i portatori di interessi sono stati coinvolti in modo marginale e la società civile non ha avuto la possibilità di spingere i decisori politici non solo ad essere presenti a Rio+20, ma a partecipare attivamente con la volontà di agire in modo concreto per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile globale.

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