martedì 20 marzo 2012

Energia, la Germania fa sul serio

Dopo l'incidente di Fukushima la Germania ha deciso di abbandonare il nucleare e dovrà trovare fonti di energia in grado di rimpiazzare le 17 centrali atomiche che fornivano circa il 20% del fabbisogno nazionale.
Il piano è ambizioso e prevede investimenti per 200 miliardi di Euro, l'8% del PIL tedesco. La Germania punta a raggiungere il 35% di produzione da fonti rinnovabili entro il 2020. La tecnologia principale sarà l'eolico offshore, con un target di 25 GW entro il 2030, più di quanto producono venti centrali nucleari. Per raggiungere questi risultati di produzione servono 5.000 megaturbine, che occuperanno 5000 Km2 di superficie marina. Dovranno essere rinnovati anche 4500 Km di linee di alta tensione per immettere in rete l'energia prodotta offshore. L'obiettivo era di raggiungere i 10 GW di eolico per il 2020, ma proprio i ritardi nella realizzazione della rete pottrebbero costringere a una previsione al ribasso.
Sul fronte del solare lo scorso anno la Germania ha raggiunto i 7.5 GW di fotovoltaico e da quest'anno ha ridotto sensibilmente gli incentivi. Tra sole e vento alla fine del 2011 la Germania aveva un potenziale di 53.8 Gigawatt.

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