Con una accelerazione improvvisa oggi Pippo Civati ha convocato un incontro dei suoi per il prossimo sabato a Milano. L'annuncio lo fa Paolo Cosseddu sul sito di Prossima Italia e l'ordine del giorno è impegnativo: elezioni politiche 2013 e prossimo congresso nazionale del PD. Per chi, come me, segue da tempo con attenzione le mosse politiche di Civati la prima domanda è: perché questa fretta? Normalmente gli eventi di Prossima Italia sono annunciati con settimane di anticipo, non cinque giorni.
Nella presentazione dell'iniziativa si spiega che "in presenza di un Governo tecnico che sembra – tra i tanti effetti – aver desertificato la capacità della politica di far proposte, e quindi di capire le necessità di miglioramento e cambiamento delle condizioni del paese, è anche necessario darsi un metodo". Questo è senza dubbio vero, basta leggere i sondaggi di Demos oggi su Repubblica.
Poi si dichiara apertamente la volonta di presentare una mozione e un candidato segretario per il prossimo congresso PD, che dovrebbe svolgersi nell'autunno 2013. Manca ancora un anno e mezzo. Di nuovo, perché tanta fretta?
L'incontro di sabato vedrà i Civatiani riunirsi al circolo ARCI Bellezza, dove due anni fa fu lanciata Oltre, che poi alla Leopolda si trasformò in Prossima Italia. Due anni fa io a Milano c'ero, mi si vede anche nel filmato seduto a terra in prima fila accanto a Maria Berrini. Poi sei mesi dopo arrivò la Leopolda e il breve sodalizio con Renzi. Pippo Civati ha continuato a muoversi nelle acque agitate del PD, osservato da molti con attenzione perché il ragazzo ha stoffa ed estro, doti non comuni nel panorama politico. Con lui un gruppo di fedelissimi, tra i quali alcuni elementi molto brillanti, che però non ha "bucato" il partito, malgrado la grande attività nel web.
Sono state costruite nuove alleanze, come con prezzemolina Serracchiani. Sono state cercate altre affinità come con il sindaco di Bari Emiliano che per me, cozze pelose a parte, è innovativo come la carta carbone. Alle elezioni per il segretario del PD Lazio Civati ha sostenuto lo stesso candidato di Rosi Bindi. Un paio di settimane fa Prossima Italia ha organizzato anche una iniziativa sulla legalità in cui la rockstar è stato il populista Travaglio, che ha potuto salmodiare oltre mezz'ora contro i tre minuti concessi a tutti gli altri. Non tutte queste cose sembrano utili all'affermazione di un preciso pensiero politico.
Qualcuno dice che il candidato segretario potrebbe non essere Civati stesso (Scalfarotto? Prezzemolina?). Certo è che l'annuncio a un anno e mezzo dal congresso non ha molto senso, se non quello di creare scompiglio e permettere all'establishment di partito di organizzare le proprie difese. Sarebbe stato meglio attendere l'evoluzione di una fase della storia del paese in cui la politica non trova spazi e i partiti sono visti come centri di potere e collettori di finanziamenti più o meno leciti. Io stimo Pippo e lo trovo indispensabile per il PD, ma questa mossa non l'ho proprio capita. E non vorrei che il suo zoccolo duro, che praticamente è un fan club, lo consigliasse male.
Nella presentazione dell'iniziativa si spiega che "in presenza di un Governo tecnico che sembra – tra i tanti effetti – aver desertificato la capacità della politica di far proposte, e quindi di capire le necessità di miglioramento e cambiamento delle condizioni del paese, è anche necessario darsi un metodo". Questo è senza dubbio vero, basta leggere i sondaggi di Demos oggi su Repubblica.
Poi si dichiara apertamente la volonta di presentare una mozione e un candidato segretario per il prossimo congresso PD, che dovrebbe svolgersi nell'autunno 2013. Manca ancora un anno e mezzo. Di nuovo, perché tanta fretta?
L'incontro di sabato vedrà i Civatiani riunirsi al circolo ARCI Bellezza, dove due anni fa fu lanciata Oltre, che poi alla Leopolda si trasformò in Prossima Italia. Due anni fa io a Milano c'ero, mi si vede anche nel filmato seduto a terra in prima fila accanto a Maria Berrini. Poi sei mesi dopo arrivò la Leopolda e il breve sodalizio con Renzi. Pippo Civati ha continuato a muoversi nelle acque agitate del PD, osservato da molti con attenzione perché il ragazzo ha stoffa ed estro, doti non comuni nel panorama politico. Con lui un gruppo di fedelissimi, tra i quali alcuni elementi molto brillanti, che però non ha "bucato" il partito, malgrado la grande attività nel web.
Sono state costruite nuove alleanze, come con prezzemolina Serracchiani. Sono state cercate altre affinità come con il sindaco di Bari Emiliano che per me, cozze pelose a parte, è innovativo come la carta carbone. Alle elezioni per il segretario del PD Lazio Civati ha sostenuto lo stesso candidato di Rosi Bindi. Un paio di settimane fa Prossima Italia ha organizzato anche una iniziativa sulla legalità in cui la rockstar è stato il populista Travaglio, che ha potuto salmodiare oltre mezz'ora contro i tre minuti concessi a tutti gli altri. Non tutte queste cose sembrano utili all'affermazione di un preciso pensiero politico.
Qualcuno dice che il candidato segretario potrebbe non essere Civati stesso (Scalfarotto? Prezzemolina?). Certo è che l'annuncio a un anno e mezzo dal congresso non ha molto senso, se non quello di creare scompiglio e permettere all'establishment di partito di organizzare le proprie difese. Sarebbe stato meglio attendere l'evoluzione di una fase della storia del paese in cui la politica non trova spazi e i partiti sono visti come centri di potere e collettori di finanziamenti più o meno leciti. Io stimo Pippo e lo trovo indispensabile per il PD, ma questa mossa non l'ho proprio capita. E non vorrei che il suo zoccolo duro, che praticamente è un fan club, lo consigliasse male.
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