Io non riesco ad avercela con Renzo Bossi. Anzi, lo trovo sempre più entusiasmante. Il figlio del padrone assoluto del partito xenofobo che snobba il CEPU e va a comprare una laurea breve in Albania è una notizia. Da una università privata non esattamente storica (fondata nel 1999) che si chiama come un albergo alpino o uno champagne millesimato. Il tesoriere della Lega tiene il diploma di laurea in cassaforte, per la serie "fidarsi è bene ma...", e anche questa è una notizia. Poi sì, in Albania un diploma l'ha raccattato anche il poliziotto-cantante preferito della vicepresidente del Senato, ma questa come notizia vale molto meno. Anche perché l'ha fatto l'anno successivo, dopo che Renzo aveva aperto la strada (un pesce pilota, altro che trota).
Nei diplomi comprati da Renzo Bossi c'è l'inconsistenza di suo padre, che appena un paio di giorni fa ha dichiarato che nella Lega non vedeva ladri, ma solo qualche errore. Che tra gli "errori" ci sia un diploma comprato per suo figlio nei Balcani Occidentali lo trovo esilarante. E vorrei avere avuto la fortuna di sentire Renzo Bossi parlare albanese - o inglese, non credo faccia differenza - di fronte alla commissione di esame di Tirana, da cui certo è stato scrupolosamente valutato.
Sarebbe interessante sapere se il "diploma" di Bossi jr. ha le qualità per essere equiparato ad un titolo italiano. Tipo: potrebbe il giovane erede partecipare ad un concorso pubblico sventolando il foglio albanese? Io credo di no. Credo che la voglia di diploma sia un problema di vanità, la infantile soddisfazione di poter scrivere un Dott. nei biglietti da visita.
Del resto in Italia un titolo - anzi un dottò alla Romana - non si nega a nessuno. Da noi gli insegnanti di ginnastica si fanno chiamare Prof, titolo che spetterebbe solo ai titolari di cattedra universitaria. Poi ci sono i Per. Agr., gli Ins., i Per. Ind. e così via. Concediamo un dottorato anche al Trota, lo avrà certamente pagato caro. In Albania. Che spasso.
Nei diplomi comprati da Renzo Bossi c'è l'inconsistenza di suo padre, che appena un paio di giorni fa ha dichiarato che nella Lega non vedeva ladri, ma solo qualche errore. Che tra gli "errori" ci sia un diploma comprato per suo figlio nei Balcani Occidentali lo trovo esilarante. E vorrei avere avuto la fortuna di sentire Renzo Bossi parlare albanese - o inglese, non credo faccia differenza - di fronte alla commissione di esame di Tirana, da cui certo è stato scrupolosamente valutato.
Sarebbe interessante sapere se il "diploma" di Bossi jr. ha le qualità per essere equiparato ad un titolo italiano. Tipo: potrebbe il giovane erede partecipare ad un concorso pubblico sventolando il foglio albanese? Io credo di no. Credo che la voglia di diploma sia un problema di vanità, la infantile soddisfazione di poter scrivere un Dott. nei biglietti da visita.
Del resto in Italia un titolo - anzi un dottò alla Romana - non si nega a nessuno. Da noi gli insegnanti di ginnastica si fanno chiamare Prof, titolo che spetterebbe solo ai titolari di cattedra universitaria. Poi ci sono i Per. Agr., gli Ins., i Per. Ind. e così via. Concediamo un dottorato anche al Trota, lo avrà certamente pagato caro. In Albania. Che spasso.
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