Si è aperta oggi a Bonn la nuova sessione di negoziati ONU sul clima, la prima dopo la COP17 di Durban. Saranno due lunghe settimane in cui i delegati cercheranno di costruire le basi delle risoluzioni da approvare a fine 2012 alla COP 18 di Doha, Qatar.
L'agenda di Bonn è complessa. Il gruppo di lavoro permanente sulla cooperazione a lungo termine (AWG-LCA) si dividerà in cinque sessioni parallele sui temi: 1. Accesso equo allo sviluppo sostenibile 2. Definizione degli obiettivi di riduzione delle emissioni dei paesi sviluppati 3. Azioni di mitigazione nei paesi in via di sviluppo 4. Studio di un nuovo meccanismo basato sul mercato 5. Tutto il resto. L'altro gruppo permanente dedicato al protocollo di Kyoto (AWG-KP) dovrà invece occuparsi di concordare sulla limitazione delle emissioni di CO2 da inserire come obiettivi nella nuova versione del protocollo (che scade a fine 2012) e delle modifiche e degli emendamenti al testo.
Non sarà semplice ricomporre posizioni ancora distanti. Il principio delle "responsabilità condivise ma differenziate" è il punto di partenza. La sessione di Bonn è la prima del nuovo ciclo di negoziati stabilito a Durban, dove l'accordo è stato trovato su "un protocollo, un'altro strumento di valore legale o un documento legalmente vincolante per tutti gli stati" che dovrà essere approvato entro la COP21 del 2015 per entrare a regime entro il 2020. Restano questi anni di limbo in cui molti paesi in via di sviluppo premono per un prolungamento del protocollo di Kyoto, posizione condivisa con l'Unione Europea ma fortemente contrastata da USA, Giappone, Canada e Russia.
L'agenda di Bonn è complessa. Il gruppo di lavoro permanente sulla cooperazione a lungo termine (AWG-LCA) si dividerà in cinque sessioni parallele sui temi: 1. Accesso equo allo sviluppo sostenibile 2. Definizione degli obiettivi di riduzione delle emissioni dei paesi sviluppati 3. Azioni di mitigazione nei paesi in via di sviluppo 4. Studio di un nuovo meccanismo basato sul mercato 5. Tutto il resto. L'altro gruppo permanente dedicato al protocollo di Kyoto (AWG-KP) dovrà invece occuparsi di concordare sulla limitazione delle emissioni di CO2 da inserire come obiettivi nella nuova versione del protocollo (che scade a fine 2012) e delle modifiche e degli emendamenti al testo.
Non sarà semplice ricomporre posizioni ancora distanti. Il principio delle "responsabilità condivise ma differenziate" è il punto di partenza. La sessione di Bonn è la prima del nuovo ciclo di negoziati stabilito a Durban, dove l'accordo è stato trovato su "un protocollo, un'altro strumento di valore legale o un documento legalmente vincolante per tutti gli stati" che dovrà essere approvato entro la COP21 del 2015 per entrare a regime entro il 2020. Restano questi anni di limbo in cui molti paesi in via di sviluppo premono per un prolungamento del protocollo di Kyoto, posizione condivisa con l'Unione Europea ma fortemente contrastata da USA, Giappone, Canada e Russia.
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