venerdì 12 ottobre 2012

L'Europa che verrà

La Commissione Europea ha pubblicato il 10 ottobre i rapporti annuali sui paesi che hanno chiesto di entrare nell'Unione. Di questi la Croazia è in procinto di entrare e dovrebbe farlo il 1 luglio 2013. Turchia, Serbia, Macedonia, Islanda e Montenegro hanno lo status ufficiale di paesi candidati. Albania, Bosnia e Kosovo hanno avanzato una richiesta formale e sono candidati potenziali.
La richiesta della Turchia risale al 1987, ma la situazione resta largamente di stallo, principalmente per i problemi con Cipro, che tra l'altro è attualmente presidente di turno dell'Unione. I negoziati sono aperti dal 2005. L'Islanda ha richiesto l'ingresso solo nel 2009 e avrebbe in pratica tutti i requisiti per l'ingresso, facendo già parte dell'area Schengen e della EEA, l'area economica che comprende i 27 paesi dell'Unione, la Norvegia e il Lichtenstein. In questo caso lo stallo è politico, visto che gli islandesi euroscettici sono in aumento. Il Montenegro ha sottoposto la richiesta nel 2008 e avviato i negoziati nel giugno di quest'anno con la prima fase di monitoraggio, nella quale si verificano le rispondenze della legislazione nazionale alle normative europee. La Macedonia, politicamente denominata FYROM, ha richiesto l'ingresso nel 2004 e la commissione ne chiede di nuovo la ratifica per il quarto anno consecutivo. Il Consiglio Europeo non ha ancora preso una decisione, essenzialmente per le pressioni della Grecia dovute alla annosa questione del nome. La Serbia ha ottenuto lo status di paese candidato nel marzo di quest'anno ma deve ancora risolvere varie questioni, a partire dalle relazioni con il Kosovo. L'Albania ha presentato la sua richiesta nel 2009 e il rapporto di quest'anno invita il Consiglio Europeo a conferirle lo status di paese candidato. Bosnia e Kosovo restano candidati potenziali in attesa di sottoscrivere l'Accordo di Associazione e Stabilità, che è il primo passo verso Bruxelles. Il Kosovo tra l'altro ancora non è stato riconosciuto da cinque paesi dell'Unione. I rapporti della Commissione su ogni singolo paese sono qui.

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