Molta gente diventa nervorsa quando sente parlare di Matteo Renzi, non solo Fassina e Rosabinda. Ed è singolare come, denigrandolo, i suoi detraTtori gli portino visibilità e consensi. Lo ha fatto stamattina Massimo D'Alema, annunciando la sua volontà di ricandidarsi "vista la situazione". Lo ha fatto stasera l'uomo senza giacca e senza rasoio, Sergio Marchionne. L'amministratore delegato di FIAT, dopo una giornata di rimpalli e polemiche con il sindaco di Firenze, smentisce le sue considerazioni sulla città che secondo la stampa avrebbe definito "piccola e povera". Ma non quelle su Renzi: "Penso infatti che per la sua età e per l’esperienza limitata sia,
almeno per il momento, non adeguato ad assumere una posizione di leader
in un contesto economico e sociale complesso come è oggi quello
italiano."
Matteo Renzi ha un anno in più di John Elkann, che dall'aprile 2010, quando aveva appena compiuto 34 anni, è il presidente di FIAT Group, mica della bocciofila. E di molte altre cose, come l'Editrice La Stampa. Elkann è figlio d'arte - anzi parente d'arte - e per Marchionne nel suo caso l'età e l'esperienza non sono necessarie, ovvio.
Matteo Renzi ha un anno in più di John Elkann, che dall'aprile 2010, quando aveva appena compiuto 34 anni, è il presidente di FIAT Group, mica della bocciofila. E di molte altre cose, come l'Editrice La Stampa. Elkann è figlio d'arte - anzi parente d'arte - e per Marchionne nel suo caso l'età e l'esperienza non sono necessarie, ovvio.
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