«Senti,
io leggo i giornali e vedo i tigì e mi accorgo che sono tutti molto,
molto sorpresi, e a volte persino scandalizzati, dal fatto che alcuni
politici parlino con banchieri e imprenditori. Ma con chi dovremmo
parlare? Con chi dovrei parlare, io? Con gli straccioni? Sai qual è
il mio incarico? Sono il tesoriere di un partito. Bene: mi sembra ovvio,
normale, scontato, che ogni tanto io stia lì, al telefono, con qualcuno
che conta, che fa girare i soldi. E non è libera iniziativa, la mia.
Tutt’altro: credo anzi che un politico, ad un certo livello, un certo
tipo di rapporti sia proprio obbligato a tenerli». Ugo Sposetti al
Corriere della Sera, 15 giugno 2007. Ecco il link all'articolo di Fabrizio Roncone, che merita di essere letto.
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