Dal 1 gennaio la presidenza di turno dell'Unione Europea spetta all'Irlanda, che ha raccolto il testimone da Cipro. Il 2013 segna anche il quarantesimo anniversario dell'ingresso di Irlanda, Gran Bretagna e Danimarca nella UE. Il logo della presidenza irlandese, scelto attraverso una votazione pubblica online, è questa specie di quadrifoglio qui sopra, composto da quattro lettere e minuscole legate tra loro. Non indimenticabile. C'è anche l'ormai inevitabile account twitter per chi volesse "seguire" l'Irlanda.
Le tre priorità del semestre irlandese sono stabilità, lavoro e crescita, l'agenda inevitabile di un continente che cerca di uscire dalla recessione. Il primo ministro irlandese Enda Kenny, leader del partito conservatore Fine Gael, ha ribadito come l'Irlanda voglia fornire "soluzioni" nel corso di un semestre che si preannuncia austero (il budget di Dublino è di 60 milioni di Euro contro i cento spesi da Cipro).
La settima presidenza europea di Dublino si svolge nell'anno cruciale per la ripartizione dei Fondi Strutturali 2014-2020. L'Irlanda dovra occuparsi anche della riforma della PAC, la politica agricola che rappresenta la prima voce di spesa del bilancio dell'Europa.
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