Il governo albanese ha avviato un accordo per la costruzione della Trans-Adriatic Pipeline (TAP) nel suo territorio. TAP è un gasdotto che dovrebe trasportare il metano in Europa dai giacimenti di Shah Deniz II in Azerbaijan. Perché dovrebbe? Perché è in ballottaggio con un progetto analogo, ma con un tracciato più a nord. Il concorrente si chiama Nabucco West, un gasdotto che passerebbe attraverso Bulgaria, Romania, Ungheria e Austria. Nabucco West è promosso da OMV (Austria), MOL (Ungheria), Transgaz (Romania), Bulgargaz (Bulgaria), BOTAŞ (Turchia) e RWE (Germania).
TAP è promosso da Axpo (Svizzera), Statoil (Norvegia) e E.ON Ruhrgas (Germania). I paesi dove passano le tubazioni (Grecia, Albania e Italia) non hanno un ruolo attivo. Però ENI ha una partecipazione nel consorzio di Shah Deniz. La linea di TAP dovrebbe attraversare l'Adriatico con 115 Km di tubazione sottomarina. Nel marzo 2012 il consorzio TAP ha presentato lo studio di impatto ambientale al ministero dell'ambiente italiano.
Shah Deniz ha promesso di scegliere il tracciato entro la fine di giugno 2013. Secondo gli analisti l'opzione meridionale, quella di TAP, è favorita. Il gas dovrebbe arrivare dal Mar Caspio nel 2017. Il gas proveniente dal Caspio modificherebbe in modo sostanziale gli equilibri attuali di un mercato dominato dalla Russia e dai paesi nordafricani.
TAP è promosso da Axpo (Svizzera), Statoil (Norvegia) e E.ON Ruhrgas (Germania). I paesi dove passano le tubazioni (Grecia, Albania e Italia) non hanno un ruolo attivo. Però ENI ha una partecipazione nel consorzio di Shah Deniz. La linea di TAP dovrebbe attraversare l'Adriatico con 115 Km di tubazione sottomarina. Nel marzo 2012 il consorzio TAP ha presentato lo studio di impatto ambientale al ministero dell'ambiente italiano.
Shah Deniz ha promesso di scegliere il tracciato entro la fine di giugno 2013. Secondo gli analisti l'opzione meridionale, quella di TAP, è favorita. Il gas dovrebbe arrivare dal Mar Caspio nel 2017. Il gas proveniente dal Caspio modificherebbe in modo sostanziale gli equilibri attuali di un mercato dominato dalla Russia e dai paesi nordafricani.
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