Questa settimana a Ginevra si è svolta la prima audizione pubblica del WTO sul ricorso presentato da Norvegia e Canada al divieto di commercializzazione di prodotti di foca emesso dall'Unione Europea. Il regolamento EC 1007/2009, approvato nell'agosto 2010, proibisce l'importazione in Europa di pellicce e altri prodotti, con alcune eccezioni legate alle tradizioni inuit e di altri gruppi indigeni (qui il testo in italiano).
Sia il Canada che la Norvegia hanno presentato ricorso all'organizzazione mondiale per il commercio, adducendo come motivazione che la mattanza delle foche sarebbe praticata con metodi "umani" e non crudeli, come ritiene invece Bruxelles. In Canada i cacciatori professionisti di foche sono più di seimila. Il massacro si celebra annualmente in primavera. Anche Lisbeth Berg-Hansen, ministro norvegese alla pesca e alle coste, sostiene che la caccia alle foche è "sostenibile".
L'inizio dell'audizione ha visto la protesta degli attivisti del PETA di fronte alla sede WTO. L'esito dei lavori della commissione, presieduta dallo svizzero Luzius Wasescha, è atteso tra qualche mese.
Sia il Canada che la Norvegia hanno presentato ricorso all'organizzazione mondiale per il commercio, adducendo come motivazione che la mattanza delle foche sarebbe praticata con metodi "umani" e non crudeli, come ritiene invece Bruxelles. In Canada i cacciatori professionisti di foche sono più di seimila. Il massacro si celebra annualmente in primavera. Anche Lisbeth Berg-Hansen, ministro norvegese alla pesca e alle coste, sostiene che la caccia alle foche è "sostenibile".
L'inizio dell'audizione ha visto la protesta degli attivisti del PETA di fronte alla sede WTO. L'esito dei lavori della commissione, presieduta dallo svizzero Luzius Wasescha, è atteso tra qualche mese.
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