Hugo Chavez è morto. Neppure la famosa qualità della medicina cubana lo ha salvato da un tumore devastante. Personaggio controverso e carismatico, Chavez era presidente del Venezuela dal 1999. Per noi italiani, che digeriamo Berlusconi dal 1994, non è un record. A livello planetario però Chavez è stato uno dei leader più longevi e il suo mandato sarebbe scaduto nel 2018.
Il Venezuela è un paese splendido e molto complicato. Chavez lo aveva strappato all'influenza degli Stati Uniti, creando un effetto domino che ha contagiato Bolivia, Ecuador, Uruguay, in parallelo alla svolta di Lula in Brasile. Anche la confinante Colombia ne ha subito le conseguenze. L'America del Sud, da sempre un feudo statunitense, ha cambiato completamente faccia.
Verticismo, nazionalizzazioni, massimalismo populista. Chavez è stato questo e molto altro. Nel 2011 aveva espresso la sua solidarietà a Gheddafi e Hassad. Memorabile il suo intervento all'assemblea generale delle Nazioni Unite a New York dopo George W. Bush. "Sento odore di diavolo" disse salendo sul podio prima di cominciare. Oppure il suo discorso alla COP 15 di Copenhagen nel 2009: "Se il clima fosse stato una banca, i paesi capitalisti l'avrebbero salvato".
Sarà molto interessante vedere se la rivoluzione bolivariana gli sopravviverà.
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